Senato, Ulisse Di Giacomo prende il posto di Berlusconi

Politica

Dopo la decadenza da senatore dell’ex premier, entra a Palazzo Madama l’esponente molisano che a Sky TG24 annuncia il sostegno al governo Letta: “Non condivido né toni né contenuti di Forza Italia, il Nuovo centrodestra può essere un approdo possibile”

Da un mese aveva deciso di rimanere in silenzio. Ai suoi fedelissimi aveva detto: "Non parlo fino a quando questa vicenda non sarà chiusa". Ora Ulisse Di Giacomo parla e si leva anche qualche sassolino dalle scarpe. È lui il senatore che prende il posto di Silvio Berlusconi, decaduto dopo il voto di Palazzo Madama, e che era rimasto fuori dal Parlamento proprio per “colpa” del suo stesso leader.
All'indomani delle elezioni Politiche, l'ex premier, eletto in più regioni, aveva infatti deciso di optare per il seggio molisano lasciandolo a bocca asciutta. Una scelta che aveva gelato i rapporti tra i due, considerato anche che il politico di Isernia aveva ricevuto ampie rassicurazioni sul fatto che Berlusconi avrebbe optato per una regione più grande del Molise (che elegge invece un solo senatore di centrodestra) e che al momento della scelta non aveva ricevuto neanche una telefonata che gli comunicava l'accaduto.

“Sosterrò il governo Letta” - “Mi sarei aspettato dal presidente Berlusconi un finale diverso – dice a Sky TG24 nel giorno in cui è diventato senatore –. Mi sarei aspettato un passo indietro prima del voro del Senato”. Ma così non è stato. Ora Di Giacomo annuncia anche il suo addio a Forza Italia. “In tempi non sospetti dissi che se fossi subentrato in Senato avrei sostenuto il governo Letta, rimanendo nel centrodestra. Allora c’era ancora il Pdl. Ora, dal momento che io non condivido né i toni né i contenuti della nuova Forza Italia, credo che il Nuovo centrodestra possa essere un approdo possibile”.

“Il Molise si riappropria di un seggio sottratto per miopia” - Interpellato dall’Ansa, Di Giacomo ha anche espresso soddisfazione per la sua regione. "Con il voto di oggi il Molise si riappropria di un seggio sottratto per miopia politica. Quella fu una scelta inopportuna perché privò una regione di una sua rappresentanza parlamentare, Berlusconi poteva scegliere regioni piuù grandi. Da un mese - prosegue - avevo deciso di restare in silenzio perché non volevo interferire con una storia personale o del Molise in una questione che attiene a problemi molto più ampi e che era quella del significato politico della decadenza".

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