Grillo attacca Boldrini. La replica: "Un'offesa alle donne"

Politica
Il presidente della Camera Laura Boldrini in un'immagine d'archivio

Il comico genovese critica la presidente della Camera: "Un oggetto di arredamento del Potere". La reazione della presidente della Camera arriva su Twitter. Intanto Montecitorio approva il provvedimento contro l'omofobia, ma la maggioranza si spacca

"Rispetto. Esigiamo rispetto" da chi tratta i rappresentanti del Movimento 5 Stelle "come degli scolaretti" ed è invece "un oggetto di arredamento del Potere". Con queste parole scritte da Beppe Grillo sul suo blog continua lo scontro tra i grillini e Laura Boldrini, che su Twitter replica in modo deciso:



Lo scontro, causato dal rinvio della discussione del nuovo testo sull'omofobia, deciso dal presidente della Camera in assenza di un accordo di maggioranza sulle modifiche, si consuma poco prima dell'approvazione da parte della Camera del provvedimento.
Un provvedimento votato con 228 sì, 108 astenuti e 57 contrari e che spacca la maggioranza con il Pdl che vota contro, mentre Sel e M5S si astengono.

Le frasi di Grillo - La polemica era stata rinfocolata dal nuovo post del leader del Movimento 5 Stelle. Dove si legge: "Rispetto, non voglio sentire i queruli rimproveri di una signora che dal suo scranno tratta i nostri rappresentanti come degli scolaretti. Chi le dà questa autorità? La Boldrini, un oggetto di arredamento del Potere, non è stata eletta, ma nominata da Vendola". "Volgarità maschiliste", le ha definite il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda. Da Rosi Bindi l'invito alle colleghe 5 Stelle a "prendere le distanze da parole che offendono tutte le donne". Anche quelle dello schieramento politico opposto. "Ancora una volta gli esponenti del M5s hanno dato prova del loro alto senso delle istituzioni, fondato sul rispetto dei regolamenti e di chi ha il compito di farli osservare. Un esempio di democrazia avanzata, a 5 stelle appunto", è stato il commento della portavoce del gruppo Pdl alla Camera Mara Carfagna.

Lo scontro in Aula - L'attacco di Grillo è arrivato dopo l'ultima bagarre in Aula tra il suo Movimento e il presidente Boldrini. Ai grillini non era piaciuto il rinvio della discussione del nuovo testo sull'omofobia, decisa dal presidente della Camera perché si trovasse un accordo della maggioranza. A lei, dopo un botta e risposta, il deputato M5S Christian Iannuzzi si era rivolto così: "Dovrebbe essere imparziale, se non riesce a esserlo, si dimetta". Una posizione incoraggiata dal collega Alessandro Di Battista dalla sua pagina Facebook: "La presidente Boldrini, mi piange il cuore a dirlo, appare sempre più inadeguata, incompetente, nervosa, di parte".

La replica di Boldrini - Va "a discapito della qualità stessa del dibattito democratico il fatto che la Camera e la sua Presidenza siano il bersaglio di una costante e strumentale opera di delegittimazione, in Aula come in rete". L'ha scritto Boldrini nel ringraziare chi l'ha sostenuta dopo le polemiche sollevate dal M5S. Dal capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza a quello di Scelta Civica Lorenzo Dellai e a Nicola Fratoianni di Sel. La presidente della Camera ha poi ringraziato anche su Twitter per la solidarietà nei suoi confronti.

L'intervento di Napolitano - Contro gli "attacchi inammissibili che non possono essere tollerati" del Movimento 5 Stelle si è espresso, in una nota di solidarietà al presidente Boldrini, anche il capo dello Stato. Tirato di nuovo in ballo da Beppe Grillo in un'intervista uscita il 19 settembre sul Die Zeit: "Il Pd non è guidato da Guglielmo Epifani, l’attuale segretario, bensì dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano".

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