Il governatore propone all'ex pm l'incarico di monitorare "Sicilia e-Servizi", compartecipata regionale in cui "lavorava la figlia del capomafia Bontade" e che presto verrà posta sotto commissariamento. L'ex magistrato "ha già dato la sua disponibilità"
Il governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta vuole commissariare la società pubblica per l'informatizzazione "Sicilia e-Servizi". E il ruolo di commissario è stato proposto ad Antonio Ingroia, ex pm antimafia della procura di Palermo. "Provvederemo al più presto a commissariare Sicilia e-Servizi e Ingroia ha già dato la sua disponibilità", ha dichiarato Crocetta parlando con i giornalisti a Palazzo d'Orleans.
"Una società strana" - Crocetta ha aggiunto che "alla Sicilia e-Servizi lavorava la figlia di Stefano Bontade (capomafia negli anni '80, ndr) e attualmente alla Venture, una delle società che gravitano attorno alla Sicilia e-Servizi, ci lavora il genero. La Venture è una società molto strana, è un'azienda privata che riceve tutti gli appalti della Sicilia e-Servizi, per 200 milioni di euro". Secondo il governatore, "qui si violano le leggi comunitarie sulla libera concorrenza e sugli appalti. In pratica una compartecipata dalla Regione affida gli appalti ad aziende private. Così Sicilia E-Servizi guadagna solo il 3% a scapito delle tasche della Regione. Il commissariamento sarà molto rigoroso. Chiuderla ci costerebbe troppo tempo e troppi altri soldi andrebbero persi".
"Una società strana" - Crocetta ha aggiunto che "alla Sicilia e-Servizi lavorava la figlia di Stefano Bontade (capomafia negli anni '80, ndr) e attualmente alla Venture, una delle società che gravitano attorno alla Sicilia e-Servizi, ci lavora il genero. La Venture è una società molto strana, è un'azienda privata che riceve tutti gli appalti della Sicilia e-Servizi, per 200 milioni di euro". Secondo il governatore, "qui si violano le leggi comunitarie sulla libera concorrenza e sugli appalti. In pratica una compartecipata dalla Regione affida gli appalti ad aziende private. Così Sicilia E-Servizi guadagna solo il 3% a scapito delle tasche della Regione. Il commissariamento sarà molto rigoroso. Chiuderla ci costerebbe troppo tempo e troppi altri soldi andrebbero persi".