L'ex leader della Cgil potrebbe guidare il partito fino al congresso di ottobre. Franceschini: "Ha l'autorevolezza e l'esperienza che servono adesso". Contrario Civati: "Mi sembra in totale continuità con il gruppo dirigente precedente". Oggi l'assemblea
"Epifani ha l'autorevolezza, il buon senso, l'esperienza che servono adesso per sostenere il governo e rilanciare il partito tenendolo unito", ha detto in un tweet il ministro dei Rapporti con il Parlamento ed ex segretario del Pd Dario Franceschini. Epifani "deve garantire un percorso ora, può essere la figura giusta con un buon gruppo intorno. Poi si vedrà al congresso", dice un membro della segreteria uscente. Secondo il comunicato del Pd, il profilo di Epifani "risulta il più idoneo a condurre il Pd verso la stagione congressuale e nelle nuove e impegnative responsabilità che spettano al Partito democratico nella difficile fase politica del Paese".
Pippo Civati a SkyTG24 boccia invece la candidatura: "Mi sembra in totale continuità con il gruppo dirigente precedente". E aggiunge: "La cosa che non ho capito è se Epifani si candida a fare l'arbitro o se è una figura che intende candidarsi al prossimo congresso. L'altra volta fu Dario Franceschini che prima promise di non candidarsi e poi lo fece, ma non gli portò fortuna".
Il tweet di Dario Franceschini
Epifani ha l'autorevolezza, il buonsenso, l'esperienza che servono adesso per sostenere il governo e rilanciare il partito tenendolo unito.
— Dario Franceschini (@dariofrance) 10 maggio 2013
Il nome di Epifani era circolato nei giorni scorsi, affiancato a quello di Gianni Cuperlo, ex segretario della Fgci. Ma la sua elezione alla presidenza della commissione a Montecitorio aveva fatto mettere in dubbio la candidatura alla guida, almeno temporanea, del partito. Nel frattempo, erano uscite altre ipotesi: da quella della attuale presidente della commissione Giustizia del Senato, Anna Finocchiaro; al capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza; fino all'ex segretario Ds e sindaco di Torino Piero Fassino che però avrebbe rinunciato proprio oggi alla candidatura. Epifani, dicono diversi esponenti, ha dalla sua l'esperienza alla guida della Cgil e rappresenta anche un simbolo della lotta per il lavoro, uno dei temi principali del governo guidato dal vice segretario Pd Enrico Letta (che domani, in assemblea, rassegnerà le sue dimissioni formali). Favorevole al governo di larghe intese, l'ex sindacalista non viene dal Pci, come molti dei dirigenti democratici già dei Ds, ma dal Psi.