Grillo espelle tutta la lista di Forlì

Politica

Il leader del M5S inibisce l'uso del logo al gruppo della città romagnola. Per la consigliera Raffaella Pirini la loro colpa sarebbe quella di aver appoggiato la dissidente Federica Salsi. Che intanto entra nel gruppo misto e accusa: "Grillo è finzione"

Continua la polemica interna al Movimento 5 Stelle. Dopo le espulsioni di Giovanni Favia e Federica Salsi in Emilia Romagna e quella di Fabrizio Biolè in Piemonte, la scure del comico di Genova torna ad abbattersi su Raffaella Pirini, consigliera comunale di Destinazione Forlì (il locale M5S) e su tutta la sua lista. Il motivo della sua espulsione starebbe, a dire della stessa consigliera, nelle sue frasi di solidarietà a Federica Salsi. "Ci siamo imposti, non senza mio imbarazzo personale - ha spiegato Pirini in una conferenza stampa - circa un mese di silenzio stampa per cercare di chiarire la situazione, ma visti i nostri inutili tentativi di metterci in contatto con Grillo o il suo legale, che si sono ripetutamente negati, non ci resta che rendere pubblico l'accaduto". E ha diffuso l'e-mail del 6 novembre che anticipava la raccomandata di pochi giorni dopo con cui i legali di Grillo la diffidavano nell'utilizzare "anche solo per allusione al nome o ai marchi di proprietà del sig. Grillo Giuseppe e alla sua immagine". "Ma se si vuole 'punire' me - si chiede - perché prendersela con tutto il gruppo di Forli'?". In futuro, spiega, "non utilizzeremo marchio e nome del M5S, dato che ci è stato inibito, ma continueremo a lavorare per il movimento, dato che solo in esso ci riconosciamo: è un movimento sano, fatto di persone perbene, anche se resta un problema con Grillo e il suo staff".

Nessuna risposta da Grillo - Il motivo all'origine dell'espulsione sarebbe però tecnico secondo gli avvocati di Grillo. La legittimazione di quella lista sarebbe avvenuta troppo presto perché il movimento forlivese è uno dei primi ("sono nate a Forliì almeno due delle 5 Stelle del Movimento: rifiuti zero ed energie rinnovabili"), mentre "la certificazione di una lista deve avvenire - scrivono gli avvocati - in vista di una consultazione elettorale e, insieme ad essa, la specifica autorizzazione del mio cliente all'utilizzo dell'uno e dell'altro" (nome e marchio, ndr): "la sua iniziativa politica - continuano i legali - non è ancora approdata alla fase sopra descritta". Tesi contestata dalla Pirini in due lettere al legale e a Grillo, nelle quali viene ricordato come lo stesso Grillo chiese alla Pirini di essere il candidato presidente di Regione in Emilia-Romagna nel 2010 e che, nel 2009, il gruppo locale ottenne la certificazione per le amministrative di Forlì. "Lettere a cui - ha ribadito - non vi è stata risposta".

Salsi entra nel gruppo misto - Intanto a Bologna Federica Salsi ha chiesto di entrare nel gruppo misto. In una lunga lettera pubblica ha espresso tutta la propria delusione per una vicenda personale  diventata 'fatto pubblico',  e passata attraverso le contraddizioni stesse dimostrate dal Movimento: dalla violazione dello statuto "con cambi di regolamenti e procedure che intendevano colpire questa o quella persona' allargatisi a macchia d'olio", ai diritti dei futuri eletti in Parlamento, fino all'assenza di un programma politico su come cambierà il Paese. "Mi ero illusa che il M5S fosse un movimento costruito dai cittadini, ma è chiaro che sono stata ingenua. La mia espulsione non è importante come vicenda personale", comincia la lettera. "Il movimento, che adesso per me è una grande delusione - è la conclusione - lo sarà anche per i cittadini italiani. Nonostante la buona fede di tanti, Grillo è finzione".

Parla la candidata grillina in Lombardia - A SkyTG24 ha parlato anche Silvana Carcano, candidata grillina alla regione Lombardia. Tema di punta del Movimento 5 Stelle per le regionali sarà, dice, quello della riduzione dei privilegi per la casta e la rinuncia ai rimborsi pubblici. Carcano però invita anche a non considerarla più degli altri attivisti, in quanto "siamo una democrazia liquida, e quindi siamo una massa d'acqua che cerca di entrare nelle istituzioni che cerca di entrare in questo oceano che sta crescendo. Qualcuno deve parlare è stato scelto, ma io faccio parte di questo oceano". Riguardo alle vicende Favia e Salsi, Carcano le liquida come cose che "fanno un po' gossip" e poi accusa i mezzi di informazione: "Abbiamo un livello di democraticità così elevato che vedete la piccolezza del dissidente interno e non vedete tutti i consiglieri comunali e tutti gli attivisti per le strade."

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