Tremonti:"Con Monti tasse alte e riforma pensioni sbagliata"

Politica

"L'Italia è l'unico Paese che ha un governo non democratico" afferma a SkyTG24 l'ex ministro dell'Economia. "Le primarie Pdl non mi interessano. Sono spompate" aggiunge. E sulla consultazione di centrosinistra: "Non voterei Renzi"

Dice no al governo Monti ("ha messo troppe tasse in più" e "la riforma delle pensioni è sbagliata"); mostra disinteresse per le primarie Pdl ("mi sembrano spompate") e critica le banche francesi e tedesche (i soldi che vengono stanziati per la Grecia "non vanno ai greci ma alle banche tedesche e francesi"). L'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti, intervistato da Maria Latella nella rubrica di approfondimento L'Intervista su SkyTG24, affronta i principali temi dell'attualità politica e ne dà personale lettura. Infine, ha anticipato che mercoledì 5 dicembre annuncerà la sua alleanza con Maroni e Lombardo.

Fatto fuori perché conto le banche francesi e tedesche - Secondo Giulio Tremonti una delle ragioni che hanno portato alla caduta del governo Berlusconi, e con essa alla sua uscita dall'Esecutivo, è stata la sua opposizione al finanziamento delle banche francesi e tedesche. Alla domanda di Maria Latella se sia mai stato "vittima" di 'circoli oscuri', Tremonti ha risposto: "Quando ho detto che non potevamo più usare i soldi italiani per finanziare le banche tedesche e francesi e che invece dovevamo aiutare i greci...". Secondo l'ex titolare di via XX settembre la lettera inviata all'Italia nell'estate del 2011 dalla Bce è stata la diretta conseguenza delle sue obiezioni all'utilizzo dei soldi italiani per "finanziare le banche tedesche e francesi".
I soldi che vengono stanziati per la Grecia, ha aggiunto, "non vanno ai greci ma alle banche tedesche e francesi". E quando la Spagna chiederà gli aiuti "non andranno alla Spagna ma a rimborsare le banche tedesche e francesi, e noi faremo maggiore debito. E' assurdo che ci fanno anche la lezione".

Governo Monti: tasse e riforma della pensioni sbagliata - Se fosse ancora ministro, Tremonti farebbe due interventi: "Aumentare le tasse alle banche e togliere l'Imu sulla prima casa". "E' possibile abbassare le tasse?" gli ha domandato Maria Latella. "In questo momento assolutamente no",  ha replicato Tremonti, secondo il quale Mario Monti ha posto la questione della riduzione delle tasse "in termini sbagliati. Dall'Imu alla benzina, "il governo tecnico ha messo troppe tasse". L'esecutivo guidato da Berlusconi, ha aggiunto, "che per tre anni ha tenuto i conti in ordine non poteva più durare" ma "si sarebbe dovuti andare alle urne". "La nostra riforma delle pensioni - ha sottolineato ancora - stabilizzava i conti ed era apprezzata all'estero, questa non stabilizza i conti perché c'è stato anche l'errore degli esodati. Si tiene dentro il mercato del lavoro chi non ce la fa più e si lasciano fuori i giovani".
"Quindi, riassumendo: sulle tasse non è stato fatto un capolavoro, le pensioni non ne parliamo... lavoro non mi sembra si sia fatto bene. Parliamo delle liberalizzazioni, ne sono state fatte? Il  governo si è limitato alla farsa delle licenze dei taxi...". L'Italia, aggiunge, "è l'unico Paese che ha un governo non democratico perché c'è un enorme interesse a tenerci condizionati".

Primarie, no grazie  - Infine, Tremonti mostra disinteresse per le primarie del Pdl. "Non ho il minimo interesse" per il Pdl e le primarie mi sembrano "spompate". Quanto alle consultazioni di centrosinistra precisa: "Intanto ho la fortuna di non appartenere al Pd e di non dover scegliere. Non voto per nessuno dei due, non sto da quella parte e non ho il dovere di scegliere; ma forse si è capito che non voterei per Renzi".

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