Regione Lombardia, Ambrosoli rinuncia a candidarsi

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L'avvocato milanese respinge su Twitter gli inviti a scendere in campo per il centrosinistra: "La tempistica non permette di realizzare il mio progetto". La Lega Nord intanto si ritrova nei gazebo. "Siamo al 22%" dice Roberto Maroni

Umberto Ambrosoli che ieri sera aveva incontrato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha ufficialmente rinunciato a candidarsi alla guida della regione Lombardia. I motivi del suo rifiuti sono stati spiegati con una serie di tweet. "Servire la collettività, vivere la responsabilità politica, è la più nobile delle ambizioni: ringrazio quanti mi ritengono all'altezza. Tuttavia la tempistica oggi disponibile impedisce di realizzare l'unico progetto nel quale riesco a immaginare una mia candidatura" ha motivato l'avvocato milanese, figlio di Giorgio Ambrosoli.

Le condizioni per candidarsi - Queste le condizioni che Ambrosoli aveva indicato e che non è possibile realizzare: "a) creazione di un gruppo di persone estremamente competenti sulle principali tematiche regionali, b) elaborazione di un programma concreto da proporre ai cittadini lombardi e intorno al quale impegnare una coalizione ampia e trasversale, c) condivisione con i partiti aderenti circa i criteri selettivi (estremamente rigidi e severi) dei candidati al Consiglio regionale, d) condivisione dei meccanismi di trasparenza, a partire dalla campagna elettorale". "Grazie a tutti coloro che mi hanno incitato - conclude con una battuta Ambrosoli - rendendo intenso il mumble mumble di questi giorni...".

La Lega torna in piazza - Intanto, mentre resta ancora da definire la data delle elezioni, la Lega Nord si è data appuntamento nelle piazze per scegliere, nei gazebo con una sorta di primarie improvvisate, il proprio candidato alla guida del Pirellone. Roberto Maroni, a Varese (VIDEO), dichiara di aver votato per "Matteo Salvini perché è una persona giovane, di grande capacità ed energia, ha una grande  passione nel fare politica e potrebbe essere un ottimo governatore della Lombardia". Riguardo ad un'alleanza con il Pdl Maroni ha spiegato che "non c'è nessuna trattativa in corso, siamo  disponibili a continuare l'esperienza con il Pdl. Se  dall'altra parte ci sara' una reazione isterica ne prenderemo atto, in noi non c'e' ansia di correre a tutti i costi alleati". Maroni ha poi citato un sondaggio sul voto lombardo, commissionato a Swg (che da' Lega e centro-sinistra appaiati al 22 per cento; il Pdl al 13). "Ho chiesto io il sondaggio la settimana scorsa", ha spiegato, "anche da questo punto di vista siamo molto tranquilli".

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