Elezioni, anche Montezemolo in campo per un Monti bis

Politica

Il presidente della Ferrari, in un’intervista al Corriere della Sera, esclude alleanze con i partiti e dice: “Non rivendico ruoli, Italia Futura cercherà consenso elettorale all'agenda del premier”. Sull’Udc: “Non basta cambiare il simbolo per rinnovare”

Anche Luca Cordero di Montezemolo si schiera per un Monti bis. “E’ necessario costruire una grande forza popolare, riformatrice e liberale con l’obiettivo di dare consenso elettorale al percorso avviato da Monti” rivela in un’intervista al Corriere della Sera, aggiungendo che “si impegnerà personalmente perché questo progetto abbia successo, senza rivendicare alcun ruolo o leadership”.

Nell’intervista a firma di Aldo Cazzullo, il fondatore e presidente di Italia Futura spiega: “La stagione delle riforme è appena iniziata. Mario Monti è riuscito a dare agli italiani l’idea che si possa voltare pagina, affrontando un momento drammatico della nostra storia. Adesso è necessario un passaggio elettorale per consolidare il lavoro svolto ed andare oltre. Dobbiamo legittimare con il voto di milioni di italiani l’apertura di una stagione di ricostruzione nazionale, che sarà lunga e difficile”.

Italia Futura è dunque pronta ad impegnarsi per un Monti bis e non ha intenzione di stringere alleanze con i partiti. Né con il Pdl né con il Pd. “Serve un movimento che nasca dalla scelta comune di tante personalità e associazioni, provenienti da matrici ed esperienze diverse ma unite dalla convinzione che nessuno degli attuali partiti sia da solo in grado di rispondere alla crisi italiana. Oltre la destra e la sinistra di questa fallimentare Seconda Repubblica occorre dare finalmente un approdo agli elettori liberali, democratici e riformisti”.

"Spingerò l'associazione - continua il presidente della Ferrari - a dare una mano alla prospettiva di un Monti bis con uomini e donne nuovi. Con idee nuove. Per far nascere una nuova politica". Perché ormai lo spettacolo che sta dando la politica è passato "dal cinepanettone all'horror di serie b". Per questo la prossima legislatura, che deve avere come "grande tema la crescita" (tema dal quale "dall'attuale governo sono venute le maggiori delusioni"), non può che essere "costituente, è impossibile pensare di tornare alla conflittualità permanente della Seconda Repubblica".

Renzi? Per il presidente di Italia Futura "è un fatto nuovo, una bella dimostrazione di democrazia". Quanto all’Udc dice: “Non ho alcun pregiudizio nei confronti dell’Udc, di Casini che conosco da trent’anni, o di Emma Marcegaglia che è stata tra l’altro una mia vicepresidente di Confindustria per quattro anni. Anzi, ho apprezzato che l’Udc sia stato l’unico partito ad ammettere di aver bisogno della società civile, ed è positivo che Emma Marcegaglia si sia dichiarata disponibile ad impegnarsi”. Ma sottolinea: “Non credo basti cambiare la cornice del simbolo, o reclutare due o tre figure dalla società civile o dal governo per realizzare operazioni di vero rinnovamento”.

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