Miccichè: con un prestito da Berlusconi ho comprato casa

Politica

Il candidato alla presidenza della regione Sicilia commenta i risvolti giudiziari che coinvolgono l'ex premier come possibile vittima di un'estorsione di Dell'Utri: "So quanto è generoso"

"Non sono convinto che Marcello Dell’Utri sia come viene dipinto, ma oggi sono contro di lui perché sono contro il Pdl. Ho abbandonato in maniera nettissima Silvio Berlusconi e di conseguenza tutto ciò che è attorno a lui". A dirlo, ai microfoni di SkyTG24, è Gianfranco Miccichè, candidato sostenuto da Grande Sud e Partito dei Siciliani alla Presidenza della Sicilia. Con l'ex viceministro dell'Economia si apre una serie di interviste che SkyTG24 farà agli aspiranti presidenti della Regione in vista del voto del 28 ottobre. Le interviste andranno in onda ogni martedì e giovedì alle 21.30 e in replica il giorno dopo alle 11.30.

"Sarei un farabutto ipocrita se rinnegassi questa amicizia - spiega Micchichè -. Per comprare la casa dove sono oggi, ho ricevuto un prestito da Silvio Berlusconi, non gliel’ho estorto. Gli ho chiesto un aiuto ed era un periodo nella vita in cui mi potevo permettere di chiederglielo e lui me lo ha dato. Non posso parlare bene di Silvio Berlusconi, specialmente negli ultimi anni, ma so quanto è generoso". E a proposito dei risvolti giudiziari che coinvolgono l’ex Presidente del Consiglio come vittima di un'estorsione perpetrata da Dell’Utri, Miccichè ha detto: "se dovessi testimoniare in tribunale in merito a questa vicenda non avrei esitazioni a dire che è stata una generosità di Silvio Berlusconi".

Nel corso dell'intervista, Miccichè ribadisce anche la sua opinione a proposito del nome dell'aeroporto di Palermo: "Continuo ad essere convinto che intitolare lo scalo a Falcone e Borsellino, significa che ci si ricorda della Mafia. L'aeroporto di Palermo lo intitolerei ad Archimede o ad altre figure della scienza, figure positive".

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