Stato-mafia, Vietti a SkyTG24: "Nessuna pressione dal Colle"

Politica

Il vicepresidente del Csm interviene sulle polemiche per l'inchiesta sulla presunta trattativa con Cosa nostra. E assicura: "Solo corretto esercizio di poteri da parte di Napolitano". Schifani: "Attaccarlo significa attaccare il Paese"

"Non si può parlare di pressioni indebite ma, semplicemente, del corretto esercizio dei poteri che la legge collega a quella funzione". Il vice presidente del Csm Michele Vietti, ai microfoni di SkyTG24, torna sulle presunte pressioni da parte del Colle nell'inchiesta sulla trattativa tra Stato-mafia stato mafia.

"Il Colle un riferimento sicuro" - In un momento in cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano appare sotto attacco per la vicenda della presunta trattativa tra lo Stato e la mafia il vicepresidente del Csm Michele Vietti ricorda che il Colle rappresenta un riferimento sicuro. "Non faccio dietrologie - dichiara a Sky TG24 Michele Vietti-  mi limito a rilevare che il capo dello stato in questo Paese, in questo momento è il riferimento più sicuro per l'esercizio delle funzioni istituzionali".

Schifani: "Attaccare Napolitano significa attaccare il Paese" - E sulle polemiche interviene anche il presidente del Senato Schifani: "Attaccare Napolitano significa attaccare il Paese". E aggiunge: "E' da tempo che collaboro con lui e ho sempre apprezzato il grande senso dello Stato del Presidente".

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