Sostenitori di Formigoni su Facebook, a propria insaputa

Politica
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Maurizio Foschi, addetto stampa del Pdl nel consiglio regionale lombardo, ha creato sul social network un gruppo a sostegno del governatore. E in automatico militanti del Pd, giornalisti, sindacalisti, sono diventati supporter del presidente

di Giulia Floris

Militanti ed esponenti del Pd, giornalisti, perfino sezioni della Fiom. Tutti a sostegno del presidente Formigoni. Almeno su Facebook. Il "miracolo" si verifica nel gruppo del social network dal nome "Presidente Roberto Formigoni gruppo di sostegno", (più di 700 iscritti) creato da Maurizio Foschi, uno degli addetti stampa del Pdl nel consiglio regionale della Regione Lombardia. (leggi in proposito la precisazione dell'ufficio stampa del Pdl)
Foschi, forte dei suoi svariati account personali su Facebook, ha aggiunto infatti moltissimi dei suoi contatti alla pagina e, grazie a un meccanismo di Facebook, questi sono diventati automaticamente membri del gruppo e dunque supporter del Presidente della Regione (per cui proprio mercoledì si vota in aula una mozione di sfiducia) senza dover dare il loro consenso.

La mossa di Foschi ha subito destato lo stupore dei "supporter per caso" che, avvisati con una notifica dal social network (che per l’esattezza recita però "Maurizio Foschi ti ha invitato al gruppo" e quindi non esplicita l’automatismo dell’iscrizione) hanno iniziato a manifestare il loro stupore o fastidio sulla bacheca del gruppo. Così la pagina, da strumento a sostegno del presidente è diventata una raccolta di proteste.
"Io sostengo Formigoni? Bene, mi piacciono le cause perse”, scrive la giornalista di Radio Popolare Letizia Mosca. "Se fossi in Formigoni, mi preoccuperei ad avere tra i miei fan una come me: assessore prov di pavia x il PD, area Marino" commenta Emanuela Marchiafava, titolare delle Politiche per lo sviluppo economico della provincia pavese. E in tanti chiedono di essere cancellati e accusano Foschi di aver cambiato nome al gruppo, perché non si spiegano altrimenti come avrebbero potuto aderirvi.

In realtà però Foschi, interpellato da Sky.it, assicura di non aver mai cambiato nome al gruppo e spiega: "Tutto nasce dal fatto che il gruppo con la nuova grafica è passato alla nuova modalità, per cui per aderire non bisogna più dare il proprio consenso, ma è sufficiente essere aggiunti da un amico". Meccanismo che Sky.it può confermare, ma che  l'addetto stampa Pdl sembra aver usato in modo quanto meno spregiudicato. "Se volete questa è una forzatura di Facebook io non c’entro - si difende però lui -. Quando aggiungo qualcuno non posso sapere cosa vota, e comunque quello vuole essere solo uno spazio di discussione". Uno spazio di discussione che, però, presenta i propri iscritti come sostenitori del governatore lombardo. "Può sembrare un paradosso, ma in quel gruppo non si fa politica – replica Foschi - e se anche ho invitato qualcuno che non sostiene il presidente comunque può dire la sua come in un forum normale e soprattutto può abbandonare il gruppo in ogni momento".
Ai tanti che lo hanno attaccato sul social network poi Foschi ha risposto che "Formigoni è il Presidente di tutti come lo è Monti e Napolitano anche se con un ruolo istituzionale differente. Poi ognuno è libero di uscire se lo desidera basta cliccare a destra per uscire. Più semplice di così!". Una spiegazione che però non sembra aver convinto i sostenitori di Formigoni loro malgrado.

Per evitare simili inconvenienti possiamo consigliare di controllare periodicamente l'elenco dei propri gruppi a questo link e, in caso di brutte sorprese, portare il mouse sulla matita al lato del nome, in modo da far comparire la voce "rimuovi", oppure entrare nella pagina del gruppo e poi selezionare la voce "abbandona il gruppo" dall’asterisco in alto a destra. In questo modo ci si può cancellare da qualsiasi gruppo in cui si è "finiti" senza desiderarlo. A saperlo, in effetti, basta un click.

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