Lega, pm a caccia di oro e diamanti. Si dimette Monica Rizzi

Politica

Per gli inquirenti sarebbero stati acquistati con i soldi del partito, e poi divisi tra Belsito, Stiffoni e Rosi Mauro, beni per 600 mila euro. La vicepresidente del Senato: "Accuse ridicole". In Lombardia, lascia l’assessore allo Sport

La caccia ai diamanti comprati che sarebbero stati comprati con i soldi della Lega, le dimissioni di Monica Rizzi e la vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, che parla di “attacco alla democrazia” e insiste: “Non mi dimetto”. Quella di lunedì 16 è stata un’altra giornata intensa per il Carroccio. Iniziata con il passo indietro dell’assessore allo Sport della Regione Lombardia, nonché madrina politica di Renzo Bossi. E finita con la visita della Guardia di Finanza nella sede di via Bellerio.

Caccia ai diamanti e Corte dei Conti
Sul fronte delle indagini emergono nuovi particolari. Lingotti d'oro e diamanti per un valore di circa 600 mila euro sarebbero stati acquistati con i soldi della Lega Nord e poi spartiti tra Rosi Mauro, l'allora tesoriere Francesco Belsito e il senatore Piergiorgio Stiffoni, che era uno dei componenti del comitato amministrativo del Carroccio. Preziosi spariti poi chissà dove e al momento introvabili per gli investigatori che indagano sulle distrazioni dalle casse del partito di parte dei fondi che sarebbero stati utilizzati per le spese personali di Umberto Bossi, dei suoi familiari e della stessa senatrice e fondatrice del Sindacato Padano. Un fascicolo d'inchiesta, quello in mano al procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e ai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini, nel quale sono confluiti anche i bilanci del Carroccio degli ultimi 4 anni, oltre a documenti relativi alle spese del partito. Tutte carte messe a disposizione dei finanzieri, che si sono presentati in via Bellerio, dal nuovo tesoriere della Lega, Stefano Stefani, in base a un “accordo” con i pm e all'ordine di esibizione della Procura.
Sempre oggi si è saputo che, oltre alle indagini penali, sono partiti anche gli accertamenti della Procura della Corte dei Conti della Lombardia nell'ambito di un procedimento per un eventuale danno erariale legato alla presunta truffa, contestata a Belsito, sui rimborsi elettorali. Dalle carte rintracciate dagli investigatori poi risulterebbe che i diamanti sarebbero stati consegnati in parti uguali nella disponibilità di Rosi Mauro, Stiffoni e Belsito. Mentre a quest'ultimo soltanto sarebbero andati i lingotti d'oro.

Rosi Mauro: "Accuse ridicole. Non mi dimetto" - "Smentisco categoricamente il presunto acquisto di diamanti e oro con i soldi della Lega e mi vedo costretta ad adire le vie legali per tutelare la mia rispettabilità, onestà e onorabilità", ha spiegato Rosi Mauro. Mentre il senatore Stiffoni ha affermato: "E' un'accusa che mi fa ridere. Mi sono stancato: credo che seguirò il consiglio del mio avvocato e andrò dai magistrati a spiegare tutto". E ancora: "Non ho intenzione di dimettermi perché non ho fatto nulla. E' un attacco alla democrazia". Gli inquirenti stanno cercando di capire se si sia trattato o meno di investimenti effettuati per conto della Lega.

Ascolta le parole di Rosi Mauro a SkyTG24


Dal Lago: “La Lega può rinascere più forte di prima” – Sulla questione è intervenuta a SkyTG24 anche Manuela Dal Lago, una dei tre componenti del triumvirato che guida il Carroccio. “Avevamo chiesto a Rosi Mauro di dimettersi dalla vicepresidenza del Senato, visto il ruolo istituzionale che ricopre. Non riteniamo Rosi Mauro colpevole, lei ci ha spiegato che quello che le viene addebitato non è vero. Abbiamo bisogno di dare tempo alla magistratura. Verificheremo alla fine le verità. Lei ha fatto una scelta di natura diversa e al Federale non rimaneva che un'unica strada, l'espulsione era scritta nel momento in cui non ha ritenuto di aderire alla richiesta del Federale. Monica Rizzi ha avuto un comportamento diverso e ha rispettato una richiesta del movimento".

Ascolta l'intervista a Manuela Dal Lago

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