Monti ribadisce: "Riforma del lavoro anche senza accordo"

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Il premier accelera sul provvedimento: "Sarà presentato entro marzo". Sul fronte dei conti pubblici assicura che non ci sarà una nuova manovra e aggiunge: ai contribuenti andrà il gettito della lotta all'evasione fiscale. VIDEO

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Il governo accelera sulla riforma del mercato del lavoro e punta a presentarla in Parlamento "entro fine marzo", anche "senza l'accordo" con le parti sociali. A indicare la strada è stato il presidente del Consiglio, Mario Monti, parlando alla comunità finanziaria a Piazza Affari. Monti si è comunque detto "fiducioso" che si possa raggiungere un'intesa. E poco dopo è toccato al ministro del Welfare, Elsa Fornero, riunito a Via Veneto con le parti
sociali
, definire la road map: "La riforma degli ammortizzatori sociali non può partire prima dell'autunno del 2013 e si farà con i soldi che abbiamo".

Flessibilità e cassa integrazione  - All'ordine del giorno della riunione di lunedì 20 febbraio c'è la modifica degli ammortizzatori sociali. Governo e parti sociali si vedranno giovedì prossimo e quello successivo per continuare la trattativa. Il primo marzo sul tavolo il tema della flessibilità. Ma il negoziato sembra partire in salita.
Ai sindacati non è infatti piaciuta la proposta del ministro Fornero di sostituire (tra circa due anni) la cassa integrazione straordinaria con una indennità di disoccupazione.
"Dire che la riforma degli ammortizzatori potrà partire ad autunno 2013 è forse troppo ottimistico. Non sappiamo quanto ancora dureranno gli effetti della crisi", ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso (GUARDA IL VIDEO).
"Vogliamo capire è che se il governo vuole una riforma o una controriforma", ha affermato il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni. (GUARDA IL VIDEO).
"Senza risorse tutto diventa più nebuloso" ha aggiunto. Sulla stessa linea il leader della Uil, Luigi Angeletti: la riforma "funzionerà se si risolve il problema delle risorse, se sarà possibile attivare meccanismi per trovare un altro posto di lavoro e se si affronta il nodo delle differenze territoriali nel mercato del lavoro".

Lotta all'evasione fiscale  - Intanto sul fronte dei conti pubblici, Monti ha rassicurato: se la recessione dura "non ci sarà bisogno di una nuova manovra perché nelle nostre previsioni sono incorporati margini di prudenza".  Dal punto di vista fiscale il governo, ha spiegato il premier, ha "anche l'obiettivo di far affluire ai contribuenti onesti, in forma di minore aggravio fiscale, il gettito della lotta accresciuta contro l'evasione". "Intanto - ha proseguito - vogliamo rendere ai contribuenti onesti la vita più semplice dal punto di vista fiscale e ci saranno molti provvedimenti in questo senso".

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