Bossi: "Berlusconi si ritira? Abbiamo risolto il problema"

Politica
Berlusconi e Bossi: ieri alleati, oggi quasi nemici

Così il leader della Lega sull’ipotesi ventilata dal suo ex alleato: "Meglio, diventeremo il partito di maggioranza assoluto al Nord". Ma tra i leghisti cresce la tensione in vista delle amministrative: "Tosi non può presentare una lista civica"

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"Se Berlusconi si ritira è risolto il problema...". Umberto Bossi liquida così il suo ex alleato che in un’intervista rilasciata al Financial Times si è detto pronto a non ricandidarsi per Palazzo Chigi. Il leader della Lega ha parlato sabato 4 febbraio a margine della riunione del Governo Padano a Sarego, nel vicentino. "Se non c'è più Berlusconi – ha aggiunto il leader della Lega - anche noi dovremo renderci conto della necessità di trovare un' altra strada. Meglio, così diventeremo il partito di maggioranza assoluto del Nord". "Il primo obiettivo - ha detto Bossi - è sempre stato questo. Finora è stato sempre impossibile". Poi, qualche ora dopo, chiarisce: "Se si ritirerà, noi siamo pronti ad allenarci ad andare da soli". E, ai giornalisti che prima di un comizio con Maroni e Calderoli gli hanno chiesto se dunque il problema per la Lega non sia il Cavaliere ma il Pdl, Bossi ha replicato: "Il problema siamo noi, se vogliamo o no diventare il primo partito di tutto il Nord".

Il Senatur ha parlato anche dei problemi con l’esecutivo dicendo che per la Lega Nord con il Governo "non c'è al momento possibilità di dialogo”. Bossi ha ribadito poi che la Lega molto probabilmente correrà da sola alle amministrative, e ha escluso un dialogo con il Pdl, lasciando però una porta aperta ad Alfano: "Dipende da quello che propone". Con Berlusconi, infine, Bossi ha detto si sentirlo "qualche volta, al telefono”.
Il tema delle alleanze in vista delle amministrative è stato toccato anche dall’ex ministro Roberto Calderoli, secondo il quale “il consiglio Federale è stato chiarissimo: la Lega non farà mai nessun accordo con forze politiche che sostengono l'attuale Governo. Quindi se le cose stanno così, va da sola alle amministrative, dopodiché si avvia una fase senza ritorno". 

In tema di elezioni Umberto Bossi ha affrontato anche la questione delle liste civiche, un argomento che sta scatenando attriti soprattutto con il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che vorrebbe presentarsi con una sua lista civica. "Non mi pare che Tosi possa presentare una lista civica con il suo nome – lo ha però stoppato Bossi -  Sarebbe danneggiare la Lega". "Da Miglio in poi - ha aggiunto - abbiamo sempre evitato le correnti perché ci farebbero diventare un partito come gli altri".

“Troveremo un accordo”, ha invece risposto il sindaco Tosi che, riferendosi sempre al divieto a presentare una propria lista, ha rilevato che "questa è una regola che non c'è mai stata, e chissà perché salta fuori adesso. Tra l'altro - ha aggiunto - in un caso che ha meno senso perché a Verona non corriamo con il Pdl, e possiamo capitalizzare parecchio mettendoci una civica". "Comunque adesso - ha osservato Tosi - c'è il Consiglio nazionale, vediamo. Io ho una mia idea su come si potrebbe provare a vincere a Verona e continuare a governare in un certo modo la città”.

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