E’ la domanda che impazza tra gli utenti di Twitter e non solo. Ad entrare a Palazzo Giustiniani saranno i rappresentanti del Forum nazionale dei giovani e Alessandra Servidori, la Consigliera nazionale di pari opportunità
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di Chiara Ribichini
“Monti consulta rappresentanti di donne e giovani prima di sciogliere la riserva. Ma chi sono?” Se lo chiede un utente su Twitter, rispondendo al quesito posto da SkyTG24Mattina che oggi dedica l’hashtag #ditelavostra alle consultazioni in corso a Palazzo Giustiniani. E la domanda impazza in rete da diverse ore. Da quando il presidente del Consiglio incaricato ha annunciato che avrebbe inserito nelle consultazioni anche queste due categorie che difficilmente entrano nei Palazzi della politica. Un segnale che non è sfuggito agli utenti: “#Monti oggi incontra donne e giovani. Categorie un po' vaste, come quando si parla di popolo della rete. Il gesto però è importante”. E ancora: "#TgMattina #ditelavostra #Monti consulta donne d'accordo meno corruzione e più determinazione. Meglio se madri”. Ma sono in molti ad ironizzare e a chiedersi chi si nasconda effettivamente dietro le due categorie. “Ai #giovani che domani hanno appreso di essere consultati da #Monti: qualcuno sa a che ora ci vediamo? Dove?”. E ancora: “Io sono giovane. Ma chi è che domani incontrerà #Monti per me? Non lo so. E io che pensavo che fossero i partiti a rappresentarmi”.
Ed eccoli i giovani che incontreranno oggi il premier incaricato: si tratta dei rappresentanti del Forum nazionale dei giovani. Un Forum che, come spiega il portavoce a Sky.it, raccoglie organizzazioni di ogni colore, di ogni partito, su tutto il territorio. Come l'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, il Centro Sportivo Italiano, l'Arcigay, ma anche i Giovani Democratici, Azione Giovani o l'Unione Degli Studenti. In tutto 82 sigle per un totale di 4 milioni di iscritti. “Ciò che chiederemo al premier designato è un ricambio generazionale. Dal totoministri che leggiamo sui giornali ci sembra infatti che l’età media dei titolari dei futuri dicasteri sia troppo elevata. Servono giovani”. Ma, assicurano, non si tratta di una questione anagrafica. “Non siamo migliori perché nati dopo, ma siamo diversi. Conosciamo Internet, gli stage, il precariato e il contratto a progetto. Sono tutti elementi che fanno la differenza rispetto ai nostri nonni e che sono fondamentali nella società contemporanea. Senza di noi come potrebbero dunque le istituzioni essere lo specchio della società”.
A poche ore dall’incontro con Monti il Forum nazionale degli studenti ha diffuso una lettera aperta in cui chiede il rilancio del Ministero della gioventù, che sarebbe una "scelta coraggiosa" e di "speranza", "provvedimenti seri in merito alla disoccupazione giovanile, all'accesso al credito, al diritto alla casa e politiche favorevoli alle giovani famiglie”. Tra le richieste anche la salvaguardia del Fondo Nazionale per il Servizio Civile.
Prima dei giovani a Palazzo Giustiniani sarà il momento delle donne. A rappresentarle davanti al premier designato Mario Monti Alessandra Servidori, la Consigliera nazionale di pari opportunità (una figura nata nel 2000 per iniziativa dei Ministeri del Lavoro e delle Pari Opportunità, e il suo compito è quello di tutelare le donne dalle discriminazioni sul lavoro, vigilando e mettendo in pista politiche attive). "Sono certa che Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità, Mela d'Oro e Responsabile per la Regione Emilia Romagna della Fondazione Bellisario, nonché una delle più convinte alleate nella nostra battaglia sulle quote di genere, saprà rappresentare in maniera esemplare le istanze delle donne in questa difficile congiuntura” ha detto in una nota Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario.
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di Chiara Ribichini
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Ed eccoli i giovani che incontreranno oggi il premier incaricato: si tratta dei rappresentanti del Forum nazionale dei giovani. Un Forum che, come spiega il portavoce a Sky.it, raccoglie organizzazioni di ogni colore, di ogni partito, su tutto il territorio. Come l'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, il Centro Sportivo Italiano, l'Arcigay, ma anche i Giovani Democratici, Azione Giovani o l'Unione Degli Studenti. In tutto 82 sigle per un totale di 4 milioni di iscritti. “Ciò che chiederemo al premier designato è un ricambio generazionale. Dal totoministri che leggiamo sui giornali ci sembra infatti che l’età media dei titolari dei futuri dicasteri sia troppo elevata. Servono giovani”. Ma, assicurano, non si tratta di una questione anagrafica. “Non siamo migliori perché nati dopo, ma siamo diversi. Conosciamo Internet, gli stage, il precariato e il contratto a progetto. Sono tutti elementi che fanno la differenza rispetto ai nostri nonni e che sono fondamentali nella società contemporanea. Senza di noi come potrebbero dunque le istituzioni essere lo specchio della società”.
A poche ore dall’incontro con Monti il Forum nazionale degli studenti ha diffuso una lettera aperta in cui chiede il rilancio del Ministero della gioventù, che sarebbe una "scelta coraggiosa" e di "speranza", "provvedimenti seri in merito alla disoccupazione giovanile, all'accesso al credito, al diritto alla casa e politiche favorevoli alle giovani famiglie”. Tra le richieste anche la salvaguardia del Fondo Nazionale per il Servizio Civile.
Prima dei giovani a Palazzo Giustiniani sarà il momento delle donne. A rappresentarle davanti al premier designato Mario Monti Alessandra Servidori, la Consigliera nazionale di pari opportunità (una figura nata nel 2000 per iniziativa dei Ministeri del Lavoro e delle Pari Opportunità, e il suo compito è quello di tutelare le donne dalle discriminazioni sul lavoro, vigilando e mettendo in pista politiche attive). "Sono certa che Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità, Mela d'Oro e Responsabile per la Regione Emilia Romagna della Fondazione Bellisario, nonché una delle più convinte alleate nella nostra battaglia sulle quote di genere, saprà rappresentare in maniera esemplare le istanze delle donne in questa difficile congiuntura” ha detto in una nota Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario.