Il presidente del Consiglio saluta e sorride. La folla lo contesta con urla e slogan. Intanto, dall'altra parte della piazza gruppi di giovani inneggiano al premier. FOTO E VIDEO
Berlusconi e le dimissioni: cronaca del giorno più lungo
Gli approfondimenti: Napolitano e la crisi - La Lega pensa già all' opposizione - La reazione della base sul web - La fotografia economica - Standing ovation del Pdl per Berlusconi - Cosa prevede la legge di stabilità
Le reazioni e i commenti: Scilipoti - Franceschini (Pd) - Buttiglione (Udc) - Cicchitto (Pdl) - Maroni (Lega) - Bocchino (Fli) - Napoli (Pdl) - D'Alema (Pd) - La Russa (Pdl) - Le parti sociali - Lagarde (Fmi) -De Bortoli (Corriere) - Ferrara (Il Foglio) - I corrispondenti internazionali
Le foto: Manovre di Palazzo - Folla davanti a Montecitorio - Senato, primo giorno di Monti - Berlusconi senza maggioranza - L'album fotografico
La satira: Gli Sgommati - Sora Cesira - Crozza
(in fondo all'articolo tutti i video sulla crisi della maggioranza)
Silvio Berlusconi esce da Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri, sa che là davanti la folla sosta ormai da ore. Prima di recarsi al Quirinale per rimettere il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, si affaccia in piazza. Alza le mani per salutare la gente. Continua a sorridere. Ma la folla gli risponde con cori e slogan come "buffone, buffone". Vogliono le dimissioni, sembrano non attendere altro.
Poco più in là, però, giovani cantano l'inno del Pdl. Inneggiano al Cavaliere: "Un presidente, c'è solo un presidente" ripetono.
Berlusconi continua a dividere. Anche nel giorno più lungo del suo governo, quello che segna la fine della Seconda Repubblica.
"E' qualcosa che mi amareggia profondamente". Questo l'unico commento pubblico del presidente del Consiglio ai fischi e i cori che lo hanno salutato sia davanti a Palazzo Chigi, sia davanti a Palazzo Grazioli.
Gli approfondimenti: Napolitano e la crisi - La Lega pensa già all' opposizione - La reazione della base sul web - La fotografia economica - Standing ovation del Pdl per Berlusconi - Cosa prevede la legge di stabilità
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Silvio Berlusconi esce da Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri, sa che là davanti la folla sosta ormai da ore. Prima di recarsi al Quirinale per rimettere il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, si affaccia in piazza. Alza le mani per salutare la gente. Continua a sorridere. Ma la folla gli risponde con cori e slogan come "buffone, buffone". Vogliono le dimissioni, sembrano non attendere altro.
Poco più in là, però, giovani cantano l'inno del Pdl. Inneggiano al Cavaliere: "Un presidente, c'è solo un presidente" ripetono.
Berlusconi continua a dividere. Anche nel giorno più lungo del suo governo, quello che segna la fine della Seconda Repubblica.
"E' qualcosa che mi amareggia profondamente". Questo l'unico commento pubblico del presidente del Consiglio ai fischi e i cori che lo hanno salutato sia davanti a Palazzo Chigi, sia davanti a Palazzo Grazioli.