Mossa a sorpresa di Napolitano che nomina l’ex Commissario Ue senatore a vita: già lunedì potrebbe formare un nuovo esecutivo. Berlusconi apre. Bossi e Di Pietro: all'opposizione. E sui giornali il presidente della Bocconi è l'uomo del giorno. VIDEO
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C'è chi, come Il Manifesto, lo associa all'eroe dei videogiochi Super Mario. Chi, come Il Giornale, vede in lui l'espressione dei "poteri forti". Toni diversi per un unico personaggio, Mario Monti, protagonista delle prime pagine dei giornali di giovedì 10 novembre. Con una mossa a sorpresa, mercoledì sera, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha nominato l'ex commissario europeo senatore a vita. Un gesto che prelude all'incarico di formare un nuovo governo dopo l'approvazione, entro domenica, della legge di stabilità con le misure anti-crisi. L'esecutivo guidato da Monti troverebbe l'appoggio di Berlusconi, Pd e Terzo polo, lasciando scontento Umberto Bossi, che si dice pronto a tornare all'opposizione, e Antonio Di Pietro che con un governo guidato dall'ex commissario non entrerebbe nella maggioranza.
Guarda la rassegna stampa
Corriere della Sera: "Possiamo farcela" - "Il prestigio internazionale di Monti è indiscusso. La sua bussola è l'Europa. Non è un freddo tecnocrate, è un italiano appassionato, disposto a svolgere il ruolo di civil servant senza mire personali. E' portatore di idee non di interessi". Il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli descrive così l'ex Commissario europeo, nonché editorialista del quotidiano. Ma avverte: "Il cammino è terribilmente in salita. Le incognite numerose, a cominciare dalle forze politiche che potranno appoggiare un eventuale esecutivo tecnico".
Il Sole 24 Ore: "Fate Presto" - Scelta insolita per il Sole 24 Ore che titola a tutta pagina con due parole a caratteri cubitali: "Fate presto". "Il titolo - scrive il direttore Roberto Napoletano - l'ho rubato a Roberto Ciumi e a un quotidiano glorioso, il Mattino di Napoli. 'FATE PRESTO' per salvare chi è ancora vivo, per aiutare chi non ha più nulla' titolava così, a caratteri cubitali, tre giorni dopo il terremoto del 23 novembre 1980 che sconvolse l'Irpinia, migliaia di morti e una terra straziata. Le macerie di oggi sono il risparmio e il lavoro degli italiani, il titolo Italia che molti, troppi si ostinano a considerar carta straccia". Il riferimento del quotidiano di Confindustria è anche alla giornata disastrosa dei mercati, mercoledì 9.
Repubblica: "La svolta del Quirinale" - Per Massimo Giannini, vicedirettore di Repubblica, quella di Napolitano è "una scelta di alta classe politica. Sorprendente nella sostanza, ineccepibile nella forma (...) Non può sfuggire a nessuno il significato non solo simbolico di questa decisione (...). Monti non ha più solo un ruolo professorale, ma acquisisce una funzione istituzionale. Insomma, no è più solo un 'tecnico', ma ora è a tutti gli effetti un politico".
Frattini: "Berlusconi aiuti a salvare il Paese" - Intanto sul Corriere, un altro uomo vicino a Berlusconi, il ministro degli Esteri Frattini, chiede a Silvio Berlusconi di aiutare "a salvare il Paese insieme al Pd". "A parte il fatto che non esistono governo tecnici, perché tutti con il voto del Parlamento sono governi politici - afferma in una intervista al Corriere della Sera - come si fa a dire di no al capo dello Stato? Il Pdl non può seguire il grido che sale dalle curve e che inneggia alle urne. C'e' un interesse nazionale, che viene prima di tutto, e c'è anche un interesse di parte: nel senso che gli interessi politici dei moderati coincidono con l'interesse del Paese".
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Frattini: "Berlusconi aiuti a salvare il Paese" - Intanto sul Corriere, un altro uomo vicino a Berlusconi, il ministro degli Esteri Frattini, chiede a Silvio Berlusconi di aiutare "a salvare il Paese insieme al Pd". "A parte il fatto che non esistono governo tecnici, perché tutti con il voto del Parlamento sono governi politici - afferma in una intervista al Corriere della Sera - come si fa a dire di no al capo dello Stato? Il Pdl non può seguire il grido che sale dalle curve e che inneggia alle urne. C'e' un interesse nazionale, che viene prima di tutto, e c'è anche un interesse di parte: nel senso che gli interessi politici dei moderati coincidono con l'interesse del Paese".