Bankitalia, Berlusconi: "Giovedì il nome del governatore"

Politica
Il presidente del Consiglio con il governatore uscente della Banca d'Italia

Il presidente del Consiglio rompe gli indugi e annuncia che invierà al Consiglio superiore della Banca d’Italia una lettera dove sarà indicato il successore di Mario Draghi. Per ora nessuna anticipazione: "Devo mantenere il più stretto riserbo"

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Ancora poche ore per conoscere il nome del prossimo governatore della Banca d’Italia e successore di Mario Draghi, che dal 1° novembre sarà a capo della Bce. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato che giovedì 20 ottobre invierà al Consiglio superiore della Banca d'Italia una lettera con il nome del nuovo governatore. L’annuncio del premier è arrivato a margine della consegna delle insegne dei Cavalieri del lavoro al Quirinale.
Berlusconi non ha voluto rispondere alle domande dei cronisti che chiedevano se l'indicazione della presidenza del Consiglio per Via Nazionale sarà quella di Fabrizio Saccomanni: "Domani invierò la lettera per l'avvio della pratica - ha risposto Berlusconi - ma sul nome devo mantenere il più stretto riserbo".

Sembra così finire la telenovela sul successore di Draghi. Nelle ultime settimane c'era stato uno stallo all'interno della maggioranza, che non riusciva a mettersi d'accordo sul nome del nuovo governatore. Da un lato Saccomanni, scelta interna gradita a Napolitano e anche a Berlusconi, dall'altro Grilli, voluto dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. In mezzo si era riaffacciata la candidatura di Lorenzo Bini Smaghi, componente del board della Bce, che ha promesso di lasciare il proprio incarico in concomitanza con l'arrivo di Draghi alla presidenza dell'Eurotower.

Intanto il presidente del Consiglio, sempre a margine della cerimonia che si è svolta mercoledì 19 ottobre al Quirinale, ha voluto rispondere alla presa di posizione del Capo dello Stato ("Mancano misure efficaci contro la crisi", ha detto Napolitano).
"Stiamo lavorando, ma non è facile. Se fosse una cosa facile in quattro e quattr'otto l'avremmo fatta". "E' chiaro – ha continuato Berlusconi – che se non c'è la possibilità di mettere in questo decreto fondi importanti e dovendo questo decreto piacere ai vari protagonisti in campo ci sono dei problemi da risolvere".  "Se fosse tutto facile non credo che quello che è stato considerato - sottolinea facendo riferimento a sé stesso - l'imprenditore più capace negli ultimi decenni, sia diventato improvvisamente incapace di decidere avendo assunto la veste di presidente del Consiglio dei ministri".

Ascolta l'audio con le dichiarazioni di Berlusconi:

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