Ddl stabilità: smentito il taglio dei buoni pasto

Politica

Palazzo Chigi precisa: nessuna riduzione dei ticket per i dipendenti pubblici che lavorano meno di 8 ore al giorno. Stangata sulla sicurezza: carabinieri e polizia dovranno rinunciare a 60 milioni tra il 2012 e il 2013

Dopo molte tensioni è arrivata l'intesa e il Cdm venerdì 14 ottobre, corroborato anche dalla fiducia incassata alla Camera, ha licenziato la Legge di Stabilità. Sei miliardi di tagli ai Ministeri approvati all'unanimità.
Stangata in vista per forze dell'ordine, Guardia di finanza, enti previdenziali e anche Monopoli di Stato. Questo quanto emerge dalla bozza della legge.
Sono stati sciolti, dunque, i nodi che riguardano lo Sviluppo (perde i fondi dell'asta frequenze ma guadagna la banda larga con i fondi della CdP, Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.) e l'Ambiente (arrivano 300 milioni immediatamente spendibili e 500 per il dissesto). Nessun taglio lineare al Ministero dei Beni Culturali e infatti Giancarlo Galan si dice "soddisfatto".
Tra 150 e 200 milioni dovrebbero arrivare al fondo di garanzia e altri 500 milioni arriverebbero al fondo di sviluppo di coesione.

Tagli fino a 150 euro al mese - Le prime indiscrezioni sulla legge parlavano di una stangata in arrivo per i dipendenti pubblici: tagli dei buoni pasto se la "durata effettiva della prestazione lavorativa è inferiore a 8 ore". Sabato 15 ottobre, però, attraverso una nota palazzo Chigi ha smentito la notizia chiarendo che "ogni polemica sull'argomento è fuori luogo e strumentale".
La scure sui ticket avrebbe colpito una parte consistente degli impiegati pubblici, poiché il loro orario lavorativo settimanale è di 36 ore (7 ore e 12 minuti al giorno). Per i dipendenti che lavorano con lo stesso orario spalmato su cinque giorni (7,12 ore al giorno, appunto) il rischio era quello di perdere fino a un massimo di 154 euro in un mese (il calcolo è fatto sui 7 euro di ticket dei ministeri moltiplicato per 22 giorni lavorativi).

Colpito anche il comparto sicurezza - La legge di stabilità prevede però tagli al comparto sicurezza: carabinieri e polizia dovranno rinunciare a 60 milioni tra il 2012 e il 2013. Il taglio, da ripartire al 50% tra i due corpi di pubblica sicurezza, ammonta a 10 milioni nel 2012 e a 50 milioni nel 2013. Inoltre, si profila un taglio di 2 milioni il prossimo anno per le spese di vitto di carabinieri e Guardia di finanza impegnati in servizio d'ordine fuori sede. Due milioni di euro in meno per le spese di vitto di carabinieri e guardia di finanza.

Sei miliardi di tagli - Gli enti previdenziali Inps, Inpdap e Inail dovranno ridurre
le proprie spese di "in misura non inferiore" a 60 milioni nel 2012, a 10 milioni nel 2013 e a 16,5 milioni dal 2014. Per "valorizzare le professionalità del personale scolastico", dal prossimo anno la legge di stabilità riduce del 15% i distacchi, le aspettative e i permessi del settore scuola.
Brutte notizie anche per le scuole autonome con meno di trecento alunni, che non potranno avere dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato e saranno affidate "in reggenza" a dirigenti scolastici con incarichi in altre scuole della stessa tipologia.
L'amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato dovrà rinunciare a 50 milioni dal prossimo anno. Chi invece non subirà tagli è il ministero per i Beni e le
attività culturali retto da Giancarlo Galan, che parteciperà agli obiettivi di riduzione della spesa pubblica attraverso lo sblocco delle giacenze di cassa.

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