Nel corso della più grande tempesta geomagnetica degli ultimi due decenni, gli abitanti del centro texano hanno potuto ammirare l’aurora boreale. Il fenomeno è stato osservato anche nelle zone centrali degli Usa
Uno spettacolare gioco di luci ha illuminato, nelle prime ore del mattino di sabato 11 maggio, i cieli sopra la città di San Antonio, in Texas. Per la prima volta da decenni, una tempesta geomagnetica, tipica di latitudini settentrionali, è stata visibile per ore in tutte le regioni centrali degli Stati Uniti: dalla California al Missouri, passando per il North Carolina. Molti cittadini sono scesi in strada per assistere e filmare con il cellulare un fenomeno che non si verificava con quest’intensità da vent’anni. E che rischia di ripetersi nei prossimi giorni.
Una tempesta rarissima nel cuore del Sole
Come hanno spiegato vari esperti nelle scorse ore, quella che ha colorato anche i cieli italiani nel fine settimana scorso non è aurora boreale. Si tratta, piuttosto, del fenomeno dei Sar o dello Steve, che si manifesta con “archi di luce rossa” e viola che compaiono durante forti tempeste geomagnetiche del sole. In particolare, le auree violacee degli scorsi giorni sono state provocate da una tempesta di grado G5, nata in seno a un complesso ammasso di macchie solari dal diametro pari a 17 volte quello della Terra. Questi brillamenti solari, secondo la Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) americana, potrebbero ripetersi e mettere a dura prova anche dispositivi elettronici come i Gps.