Manovra: la rivolta degli enti locali

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Iniziative in tutta Italia. Alemanno: "Rischiamo di non poter più garantire i servizi ai cittadini". Tensione davanti all'anagrafe romana: fermati 2 sindacalisti. Videoconferenza online dei piccoli comuni per spiegare le ragioni della protesta

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Enti locali in rivolta contro la manovra. Iniziative da parte dei sindaci sono state indette in tutta Italia e una riunione straordinaria è stata convocata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per le 15 di di giovedì 15 settembre.
In segno di protesta contro la manovra del governo, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha chiuso simbolicamente l'ufficio Anagrafe e Stato civile del Comune. Il sindaco ha incontrato il direttore dell'ufficio e lo ha avvisato di aver riconsegnato per un giorno le deleghe sull'anagrafe al prefetto. La chiusura dell'ufficio è stata solo simbolica perchè non ha provocato alcuna interruzione del servizio.
"Se la manovra non cambia rischiamo di non poter più garantire i servizi ai cittadini" ha detto Alemanno a SkyTG24. "Trasporti, servizi sociali, investimenti sulle infrastrutture" i servizi a rischi secondo il sindaco. (ascolta le parole di Alemanno nel video in alto)

Prima dell'arrivo del sindaco davanti all'anagrafe è andata in scena la protesta dei sindacati:  due rappresentanti dei sindacati di base sono stati identificati e portati via in auto da alcuni agenti di polizia in borghese. Volevano consegnare al sindaco un coccodrillo gonfiabile per denunciare la sua protesta tardiva.
"Bisogna vedere come protestavano ma comunque mi auguro che vengano rilasciati subito" ha commentato con i cronisti il sindaco.
E anche i piccoli comuni sono tornati a far sentire la loro voce in Rete contro i tagli previsti dalla Finanziaria con una nuova “Maratona web contro la manovra”, per esporre ai cittadini i motivi che portano a considerare la manovra iniqua e dannosa per il Paese.

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