Maroni: sarà risolutivo l'incontro tra Bossi e Berlusconi

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Il 29 agosto vertice il premier e il Senatur per trovare la quadra sulla manovra. Il ministro dell'Interno favorevole ad alleggerire i tagli agli enti locali: "Ho lavorato in silenzio per ottenere questo risultato"

IL TESTO DELLA MANOVRA

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Dopo giornate di manifestazioni, chiusure simboliche delle sedi comunali - anche venerdì 26 agosto, per protesta, hanno chiuso alcuni Comuni in Liguria e nel Lazio - discussioni ed incontri politici, i Comuni sembrano averla spuntata. Rassicurazioni sulle loro sorti sono arrivate dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, che una delegazione dell'Anci, l'associazione nazionale dei comuni italiani ha incontrato al Viminale, e dal segretario del Pdl, Angelino Alfano.

Alleggerire i tagli ai Comuni - Parlando a margine del meeting di Rimini, Maroni ha concesso sostanziali aperture: "C'è spazio" per alleggerire i tagli agli enti locali, decisi con la manovra, e "spero anche in un azzeramento dei tagli, soprattutto per i Comuni", ha detto il titolare del Viminale. "Ho lavorato in silenzio - ha spiegato Maroni a Rimini - per ottenere questo risultato. Mi pare che siamo sulla buona strada. Il confronto, il dibattito, il fiorire di proposte che c'è stato in questi giorni, è stato molto utile".
Alla domanda su che cosa si aspetta, in questa direzione, dall'incontro che si terrà lunedì 29 tra il premier Silvio Berlusconi e il leader della Lega, Umberto Bossi, Maroni ha risposto: "Penso che ci sarà, come la Lega ha chiesto, una sostanziosa riduzione dei tagli agli enti locali e spero anche un azzeramento, soprattutto per quanto riguarda i Comuni".

Il 29 nuovo incontro coi primi cittadini - Ai sindaci, che ha incontrato al Viminale, Maroni ha promesso un nuovo incontro lunedì in Prefettura a Milano, dopo la manifestazione indetta dall'Anci per il 29. "C'è stata una grande disponibilità da parte del ministro dell'Interno a farsi interprete delle richieste dei Comuni e, in particolare, per la questione relativa ai piccoli comuni", ha raccontato, al termine dell'incontro, Gianni Alemanno, sindaco di Roma e presidente del Consiglio Nazionale dell' Anci. "Credo - ha aggiunto Alemanno - che la sensibilità del ministro dimostri che il problema è reale. Noi vogliamo solo salvaguardare i servizi per i cittadini, dimostrando che nelle ultime tre manovre i Comuni hanno avuto un taglio di 14,2 miliardi di euro, assolutamente insostenibile".

Alemanno contro il Tesoro - Alemanno ha poi attaccato il ministero del Tesoro e la rigida interpretazione del Patto di stabilità: "I Comuni hanno a disposizione 43 miliardi di euro che non possono essere utilizzati a causa delle norme rigide imposte dal patto di stabilità. Undici miliardi sono già disponibili - ha affermato il sindaco - ma tutto è bloccato da un modo improprio scelto dal Tesoro. Ho chiesto una profonda revisione del patto di stabilità". Per quanto riguarda i piccoli Comuni, dal Viminale è arrivata la disponibilità a stralciare l'articolo 16 della manovra, con l'impegno, da parte delle pubbliche amministrazioni, ad una accelerazione, con il Governo, sulla definizione della Carta delle autonomie, con un rafforzamento delle unioni di Comuni.

Da Alfano aperture a modifiche della manovra -
E, sempre per discutere di manovra, venerdì 26 agosto a Roma, in via dell'Umiltà, il segretario del Pdl Angelino Alfano ha incontrato i rappresentanti degli enti locali del partito, presenti il ministro Raffaele Fitto, il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, il vicecapogruppo al Senato, Gaetano Quagliariello, il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, il presidente facente funzioni dell'Anci, Osvaldo Napoli, i presidenti di Regione Renata Polverini (Lazio) e Roberto Formigoni (Lombardia), il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Anche da Alfano, hanno riferito i responsabili degli enti locali, sarebbero arrivate garanzie per una forte revisione della manovra. Infine, c'è da segnalare che l'Anci ha chiesto formalmente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi un incontro urgente. Il tema è, ancora una volta, la manovra.

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