Quote rosa: azzerata la giunta sarda di Cappellacci
PoliticaIl Tar della Sardegna ha accolto il ricorso contro il governo regionale composto da soli uomini. Il comitato promotore: "Giornata storica". Il governatore: "Le sentenze si rispettano, lieto di uniformarmi ai rilievi del tribunale"
Il Tar della Sardegna ha accolto il ricorso contro la Giunta regionale composta da soli uomini presentato dalla consigliera regionale del Pd Francesca Barracciu assieme a cinque associazioni e a diversi esponenti politici sardi. Nell'impugnazione della composizione dell'esecutivo si contestava la violazione dell'articolo 51 della Costituzione che garantisce l'accesso a tutti i cittadini agli uffici pubblici e alle cariche elettive e promuove la pari opportunità tra uomini e donne.
Secondo le promotrici del ricorso al Tar ed il loro legale, Costantino Murgia, la sentenza del Tar Sardegna sulla mancanza di quote rosa nella Giunta regionale sarda è immediatamente applicabile e da oggi i provvedimenti di nomina degli assessori regionali, tutti uomini, sono annullati. Il presidente Ugo Cappellacci dovrà perciò lavorare per rimettere in piedi un esecutivo, rispettando una composizione equilibrata della Giunta, come sottolinea anche la stessa sentenza del Tar.
"Oggi per noi è giornata storica, per le donne della Sardegna e non soltanto - ha detto Francesca Barracciu - Il 'giunto Cappellacci' e' caduto e segna una sconfitta doppia per questo presidente che se dovesse solo pensare di integrare una sola donna nell'esecutivo - ha aggiunto - deve sapere che siamo pronte a presentare un secondo ricorso: serve almeno il 40% di rappresentanza di genere".
"Le sentenze si rispettano” il commento del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. "Nella prima Giunta ho nominato per scelta politica e per convinzione diverse donne", ha aggiunto il governatore nel ricordare anche i numerosi ruoli ricoperti da figure femminili nell'amministrazione e negli enti regionali. "Sarò lieto, pertanto, di poter uniformare la composizione della Giunta ai rilievi del tribunale amministrativo regionale".
Un precedente recente è quello della giunta del Comune di Roma guidata dal sindaco Gianni Alemanno, azzerata per lo stesso motivo dal Tar del Lazio: un solo assessore era infatti donna.
Secondo le promotrici del ricorso al Tar ed il loro legale, Costantino Murgia, la sentenza del Tar Sardegna sulla mancanza di quote rosa nella Giunta regionale sarda è immediatamente applicabile e da oggi i provvedimenti di nomina degli assessori regionali, tutti uomini, sono annullati. Il presidente Ugo Cappellacci dovrà perciò lavorare per rimettere in piedi un esecutivo, rispettando una composizione equilibrata della Giunta, come sottolinea anche la stessa sentenza del Tar.
"Oggi per noi è giornata storica, per le donne della Sardegna e non soltanto - ha detto Francesca Barracciu - Il 'giunto Cappellacci' e' caduto e segna una sconfitta doppia per questo presidente che se dovesse solo pensare di integrare una sola donna nell'esecutivo - ha aggiunto - deve sapere che siamo pronte a presentare un secondo ricorso: serve almeno il 40% di rappresentanza di genere".
"Le sentenze si rispettano” il commento del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. "Nella prima Giunta ho nominato per scelta politica e per convinzione diverse donne", ha aggiunto il governatore nel ricordare anche i numerosi ruoli ricoperti da figure femminili nell'amministrazione e negli enti regionali. "Sarò lieto, pertanto, di poter uniformare la composizione della Giunta ai rilievi del tribunale amministrativo regionale".
Un precedente recente è quello della giunta del Comune di Roma guidata dal sindaco Gianni Alemanno, azzerata per lo stesso motivo dal Tar del Lazio: un solo assessore era infatti donna.