Pensioni e rincari: la manovra scontenta tutti

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È un coro trasversale di proteste per la stretta varata dal governo. Libero: "Colpiscono i pensionati per non toccare la casta". La Cgia: solo quest'anno il provvedimento costerà a ciascun italiano 714 euro. E Schifani dice: "Il testo non è intoccabile"

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Un provvedimento "inaccettabile", "iniquo". "Una patrimoniale sui poveri", anzi "un furto per 5 milioni di persone che non evadono".
La stretta del governo in vista del pareggio di bilancio imposto da Bruxelles entro il 2014 continua a far discutere. E fa discutere soprattutto l'inatteso provvedimento di del blocco della rivalutazione delle pensioni che dovrebbe coinvolgere un pensionato su quattro (ecco chi sono i soggetti interessati).
Il giorno dopo l'indiscrezione filtrata da ambienti di governo, è un coro di critiche unanime, provenienti da sindacati (tutti uniti nella protesta) e partiti politici di opposizione, e sollevando distinguo e puntualizzazioni persino da ambienti filogovernativi.

Il quotidiano Libero, vicino al centrodestra, è tra i più duri (guarda la rassegna stampa): "Colpiscono i pensionati per non tagliare la casta" è il titolo dell'articolo, a firma di Francesco De Dominicis, che riporta la notizia del giorno: "Il governo ha spostato il mirino. E lo ha puntato contro una categoria che non ha molte chance per difendersi: i pensionati. Milioni di persone che già non se la passano bene e che ogni mese fanno i conti con gli effetti della crisi". Ricordando poi come dei tanti annunciati tagli ai costi della politica è rimasto ben poco.

Ma il quotidiano diretto da Belpietro non è il solo a criticare la scelta. Così, se il Giornale, di proprietà della famiglia del premier, parla di tagli che, in media si attesteranno intorno ai 5 euro al mese, il Corriere della Sera riferisce di tagli decisamente più consistenti, che andranno dagli 8 ai 150 euro.

Il problema - nota Repubblica - non sta solo però in questo provvedimento. Nel suo articolo, Roberto Petrini riporta una stima della Cgia di Mestre secondo cui "la correzione per il solo anno in corso costerà 741 euro per ciascun italiano", mentre "la Federconsorzi, che valuta le misure in termini di perdita di potere d'acquisto, prevede un salasso di 927 euro a famiglia". A rischio - nota il quotidiano di Ezio Mauro - ci sono treni e pedaggi, mentre sono certi i rincari per benzina ed Rc auto.

E' forse anche per questo che in un colloquio con il Corriere, il presidente del Senato Schifani auspica un "patto bipartisan di fine legislatura". E aggiunge: "La manovra non è intoccabile".

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