Il governo vara la Manovra. "Chiederemo la fiducia"

Politica
Il ministro dell'Economia Tremonti e il premier Silvio Berlusconi
tremonti_berlusconi

Legge delega per la riforma fiscale a tre aliquote. Previsti tagli ai costi della politica e un superbollo per auto di lusso. Gli interventi più pesanti previsti però per il 2013/14. Berlusconi apre all'opposizione: "Spero sia responsabile". VIDEO

Guarda anche:
Napolitano: serve responsabilità
Manovra da 47 miliardi, una "tregua armata"
E nella manovra spunta anche il processo breve
Il monito della Corte dei Conti: no a tagli lineari

Il governo ha approvato la Manovra. Dopo un lungo ed estenuante tira e molla, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge contenente la manovra economica 2011-2014. L'impatto complessivo sarà di 47 miliardi. Per l'anno in corso la portata sarà di 1,5 miliardi; nel 2012 sarà di 5,5 miliardi. I due interventi più corposi, invece, di 20 miliardi ciascuno, sono rimandati al 2013 e al 2014. Approvato anche il ddl delega fiscale, mentre nel pomeriggio di giovedì 30 giugno il Cdm aveva dato l'ok al decreto sui rifiuti per risolvere l'emergenza a Napoli.

Tagli alla spesa - Secondo fonti governative la manovra dovrebbe ridurre la dote dei ministeri di circa 5-6 miliardi di euro nel biennio 2013-2014. Nello stesso arco di tempo i trasferimenti a regioni, province e comuni saranno ridotti di 9,6 miliardi. Dal pacchetto pubblico impiego arriveranno almeno 1,5 miliardi. Prevista l'estensione di un anno al 2014 per il congelamento dei salari. Rafforzato il blocco del turn over. Anticipato al 2014 dal 2015 l'adeguamento alle aspettative di vita dei requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso alla pensione di uomini e donne.

Nuove entrate - Saranno ripristinati a partire dal 2012 i ticket sanitari su visite specialistiche e diagnostiche. Le risorse dovrebbero ammontare a circa 900 milioni l'anno. In arrivo un'addizionale sul bollo delle autovetture più potenti. Secondo una fonte governativa l'addizionale dovrebbe scattare per le auto oltre i 225 kilowatt. Le ultime bozze della manovra indicavano un livello superiore a 125 kilowatt. Arriva la tassazione separata al 35% degli utili su attività di negoziazione detenute dalle banche. Torna l'imposta di bollo allo 0,15% per tutte le transazioni finanziarie.

Apertura all'opposizione, ma verrà chiesta la fiducia - Il primo messaggio del presidente del Consiglio, nella conferenza stampa, è rivolto all'opposizione: "Spero che le forze di opposizione responsabili accettino senza pregiudizio" la collaborazione e che "il confronto sia senza preconcetti".  Il pareggio di bilancio "deve essere l'obiettivo di tutti, così come anche la difesa della nostra moneta" - ha spiegato Berlusconi, che ha ribadito che "il ministro Tremonti ha fatto un lavoro difficile e lo ringrazio per questo".
Prima di lasciargli la parola, il premier ha voluto precisare che l'approvazione della manovra "non ha come obiettivo quello di tenere in vita il governo, legittimamente eletto e che resterà in carica fino a fine legislatura. Crediamo di aver fatto delle misure ponderate, ora il Parlamento discuterà e voterà noi siamo aperti, ma il governo chiederà la fiducia".

L'obiettivo è il pareggio di bilancio
- Da parte sua il ministro Tremonti ha spiegato che "il pareggio di bilancio non è un obiettivo di ragioneria ma un obiettivo politico ed etico del Paese. Un bilancio in pareggio si riflette nelle scelte di responsabilità tra cittadini e le generazioni, un Paese in deficit è in deficit di cifra morale".
Per raggiungere l'obiettivo, spiega Tremonti, si seguirà "un percorso iniziato negli anni passati. Ci arriviamo in modo progressivo, organico, con uno sviluppo lineare", cominciato nel  2008, proseguito fino al 2012. "Dal 2008 al 2012 abbiamo cercato  totalmente gli obiettivi. Mancano il 2012 e il 2013. Vuol dire che  siamo, contando il cumulo degli effetti delle manovra, sul sentiero di avvicinamento al traguardo". "Ci è stato detto che la manovra poteva, doveva essere più forte. Nessuno ha mai chiesto o pensato di fare il pareggio di bilancio previsto per il 2014 già nel 2011", dice Tremonti. E' stato fatto "niente di più e niente di meno rispetto a quello che sta nei  programmi europei".

Costi della politica - Su uno dei punti maggiormente discussi nei giorni scorsi, Tremonti ha spiegato che dalla prossima legislatura i costi della politica dell'Italia saranno livellati come in Europa. "Noi pensiamo di importare in Italia - ha detto il ministro - per il costo dei parlamentari" il modello europeo.
"Il diritto all'aereo blu - ha spiegato ancora  Tremonti- è per il Capo dello Stato, il presidente della Camera, del  Senato, il presidente del Consiglio, il presidente della Corte  costituzionale, tutti gli altri hanno diritto ad averlo prevalentemente per impegni internazionali e comunque tutto è pubblico e motivato".  "Per le auto blu bisogna rottamare quelle che ci sono, in  futuro", esclusi gli stessi soggetti elencati per quanto riguarda gli  aerei ad eccezione del presidente della Consulta, le auto non potranno superare i mille e seicento di cilindrata, ferme restando le esigenze  di sicurezza per le personalita' sotto scorta.

La iforma fiscale - "E' possibile recuperare fondi dall'evasione fiscale che può e deve essere ridotta" ha spiegato Giulio Tremonti, durante la conferenza stampa. "Abbiamo cominciato a recuperare risorse, ma c'è ancora da fare" e poi ha spiegato che il governo, con la delega fiscale varata oggi, punta ad "allargare la base imponibile riducendo le 470 forme di erosione che si sono accumulate negli anni. Si può immaginare un sistema a 3 aliquote (20, 30 e 40%), rimodulare altre forme di imposizione e tagliando la spesa pubblica per tagliare aliquote. Riservando come dividendo fiscale l'enorme bacino dell'evasione".

Le tre aliquote - Per quanto riguarda la riforma fiscale, nella nota emessa in serata, viene spiegato che è stato emanato "un disegno di legge delega per la riforma fiscale e assistenziale. Il progetto di riforma - prosegue la nota  -punta alla riduzione a cinque dei tributi statali (imposte sui redditi, sul valore aggiunto, sui servizi ed accisa), alla riduzione a tre sole aliquote per il prelievo sui redditi personali (20%, 30%, 40%), a semplificazioni degli adempimenti  tributari, ad agevolazioni specifiche per l'attuazione di investimenti esteri, alla razionalizzazione delle agevolazioni esistenti per una loro concentrazione in regimi di favore essenzialmente su natalità, lavoro e giovani, alla graduale eliminazione dell'IRAP.

Tasse sulle automobili potenti
- Sulla questione di una possibile tassa sui Suv, Berlusconi si è limitato a dichiare che "non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani ma qualche 'cosina' la abbiamo pensata, ma sono cose di pochissimo conto. Non abbiamo aumentato il bollo auto, ma ci è sembrato logico che per le grandi auto ci fosse una piccola aggiunta. Ci è sembrata - ha sottolineato Berlusconi - una cosa giusta".
Da fonti governative si apprende che si tratterebbe di un superbollo per le automobili con oltre 225 kw, pari ai 301 cavalli, e tra questi anche l'Audi A8 LV8 da 273 kw di Silvio Berlusconi. La nuova tassa colpirà solo auto davvero potenti, come le Bentley, le Maserati, le Aston Martin, le Corvette e, ovviamente, le Ferrari. Rimangono penalizzati anche i Suv più potenti, alcune versioni della nuova jeep Grande Cherokee, le Range Rover.

Incentivi per giovani imprenditori - La manovra è un "mix tra maggiori entrate e minori spese", ha spiegato il ministro dell'Economia. E' stato raggiunto insomma "un equilibrio tra sviluppo economico e rigore". Tra gli incentivi è previsto "un forfait fiscale del 5% complessivo riguardo alle imprese fatte dai giovani fino a 35 anni, con una durata di 5 anni".

Il successore di Mario Draghi - Alla fine della conferenza stampa Silvio Berlusconi non nasconde la stanchezza e in conferenza stampa, scherza con i giornalisti: "Siamo un po' stanchi, se non ci fate domande ve ne saremo grati...". Poi, però, il premier acconsente a rispondere ad una unica domanda, sul successore di Mario Draghi alla guida di Bankitalia. "Stiamo in tutta serenità valutando i candidati con un procedimento che - ha detto il premier - non è affrettato ma, diciamo, proporzionale all'importanza della scelta e della carica da occupare".

Politica: I più letti

[an error occurred while processing this directive]