Cassano D'Adda, arrestato l’ex sindaco Pdl per tangenti

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In carcere l’ex primo cittadino del Comune nel milanese, Edoardo Sala, un ex assessore e un ex consigliere. Corruzione e concussione i reati ipotizzati, per un giro di mazzette versate per modificare il piano regolatore della città

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Terremoto politico e giudiziario a Cassano D'Adda, nel milanese, uno dei Comuni alle prese con l'ultimo turno delle elezioni amministrative 2011. Gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano hanno arrestato l’ex sindaco Edoardo Sala (Pdl), l’ex assessore ai Lavori pubblici Alessandro Casati e l’ex consigliere comunale Paolo Casati. I tre sono finiti in carcere mentre altre due persone - il commercialista Pierluigi Amati e il cugino dell'ex sindaco Sala, l'architetto Michele Ugliola - sono ai domiciliari per un giro di mazzette in ambito urbanistico.

Le accuse - Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite nell'ambito di un'inchiesta del procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, che riguarda alcune tangenti versate per ottenere modifiche al piano urbanistico. I reati ipotizzati sono concussione e corruzione. Secondo l’accusa sarebbero state corrisposte, o promesse, somme di denaro per pilotare specifiche varianti al piano regolatore generale tuttora vigente o per impostare, secondo determinati criteri, il piano del governo del territorio ancora in via di elaborazione. L’ammontare della mazzette già versate o promesse supera i tre milioni di euro: un milione di euro per la tangente già pagata e due milioni per quelle promesse.

L’ex sindaco - Secondo il gip di Milano, Gaetano Brusa, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, Sala - il sindaco di centrodestra che aveva rimesso l’incarico a fine 2010 quando fu iscritto nel registro degli indagati - non solo commise reati "sin da quando non ricopriva ancora la carica di sindaco", ma li avrebbe pure progettati "secondo un disegno che consente di affermare come lo stesso abbia assunto detta carica al solo scopo di arricchimento personale, senza alcuna sensibilità verso le responsabilità e i doveri connessi alla carica di primo cittadino". Secondo il giudice, Edoardo Sala avrebbe manifestato "disprezzo verso la legalità e "l'intento di gestire la cosa pubblica al di fuori dei principi di lealtà, imparzialità e correttezza che unici dovrebbero qualificare il suo operato".

I militari della Guardia di Finanza di Milano, oltre a eseguire i cinque arresti, hanno effettuato anche dodici perquisizioni nei confronti di società e persone coinvolte nell'inchiesta per la quale complessivamente sono indagate una decina di persone.

I candidati al ballottaggio – Hanno commentato la vicenda ai microfoni di SkyTG24 (guarda il video in alto) anche i candidati sindaco a Cassano D’Adda che si dovranno sfidare al secondo turno elettorale. Roberto Maviglia, candidato del centrosinistra in vantaggio sul suo avversario (ha ottenuto al primo turno il 49,69% dei voti) ha detto: “Noi abbiamo sempre detto che sull’urbanistica cassanese ci sono sempre stati episodi poco chiari e mancanza di trasparenza. Ma non potevamo immaginare che ci fossero questioni anche di tipo giudiziario. Attendiamo i lavori della magistratura che ormai sta lavorando su Cassano da sei mesi”. Mentre Sergio Bestetti, lo sfidante di centrodestra che al primo turno si è fermato al 26,55% dei voti, ha commentato: “Non ci aspettavamo questo epilogo in campagna elettorale. È una mazzata che ci lascia perplessi tutti. Non so se l’elettorato risponderà in modo positivo”.

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