Il presidente della Repubblica interviene sulla missione militare contro Gheddafi. Il nostro Paese, dice, "farà ciò che è necessario come membro attivo della comunità internazionale". La Russa: "Operazione che non avremmo voluto mai, ma necessaria". VIDEO
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"L'Italia farà la sua parte". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla domanda dei giornalisti se "l'Italia stia entrando in guerra", subito dopo la visita allo stabilimento Pirelli di Settimo Torinese, ha risposto: "Vedo che qui si lavora per la pace. Poi, altrove, facciamo la nostra parte come membro attivo della comunità internazionale, interessati come tutti i Paesi che sono nel G8 e nell'organizzazione delle Nazioni Unite, ad affermare dei principi e ad esigere il rispetto di valori fondamentali come i diritti umani e le aspirazioni di libertà e giustizia sociale oggi, in modo particolare, nel mondo arabo. E faremo ciò che è necessario anche noi".
"Un'operazione che non avremmo voluto mai, ma necessaria" ha detto invece il ministro della Difesa Ignazio La Russa a margine di un convegno a Milano (guarda il video in alto) a proposito della partecipazione dell'Italia a un intervento militare internazionale in Libia. La Russa non ha voluto anticipare se già oggi avverranno i primi raid aerei sulla Libia, dal momento che la decisione cruciale potrebbe essere presa dai governi della coalizione riuniti proprio in giornata a Parigi. "Non credo tocchi a me dare anticipazioni di questo genere", ha detto.
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