"Traditori": sul web esplode l'ira dei finiani

Politica
Il sito di Generazione Italia, l'organizzazione vicina a Futuro e libertà
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Su siti e social network la rabbia dei militanti di Futuro e libertà e Idv, i due partiti che con la loro “emorragia” di deputati hanno permesso all’esecutivo di restare a galla per tre voti: "Spero le poltrone promesse possano dare loro sonni tranquilli"

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di Filippo Maria Battaglia


“E venne l’ora del tradimento”: su siti, blog e social network il commento più ricorrente sulla fiducia conquistata per un soffio dal governo Berlusconi è più o meno questo. O quantomeno è questa la reazione dei militanti di Futuro e libertà e Italia dei valori, i due partiti che numeri alla mano con la loro “emorragia” di deputati hanno permesso all’esecutivo di restare a galla per tre voti.
La caccia al “Giuda” – così Di Pietro aveva definito i parlamentari colpevoli di passare da una sponda all’altra – è già iniziata. E non solo nel partito di Tonino.
Mara ad esempio, sul sito di Generazione Italia, dà il suo polemico grazie “alla Polidori e alla Siliquini (le due deputate finiane che hanno votato con il governo, ndr) che passeranno alla storia per aver consentito al Paese di andare in malora e non aver permesso una svolta storica”. E aggiunge: “Spero le poltrone promesse possano dare loro sonni tranquilli…”.
Il sito di una delle due parlamentari, quello di Catia Polidori, poi è di fatto ostaggio di una serie di commenti al vetriolo, alcuni dei quali impubblicabili, sullo sfondo di una giornata che a Roma si è tradotta in violenti scontri e contestazioni.

Ma il diverbio politico si colora anche di un certo sessismo: sono entrambe donne, infatti le due deputate di Fli che hanno deciso di votare contro il loro partito.
Capita così che un altro militante finiano, Annibale, scriva: “Sostegno a Fini, no alle ‘vajasse’”, alludendo alla definizione che per prima il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna aveva rispolverato dai dizionari partenopei, polemizzando con la sua collega Alessandra Mussolini.
Sul sito dei finiani, i commenti dei militanti sono comunque vari.
Spaziano dall’amarezza all’incoraggiamento. Così, se Vincenzo vuole dire comunque il suo “bravo a chi ha fatto la battaglia con convinzione e ideali”, un altro utente è dell’idea che “Bocchino dovrebbe chiedere scusa al FLI e dimettersi!”.
Antonio dice che quella di Pdl è comunque “una vittoria di Pirro” e aggiunge: “Per il Pdl , e il re di bunga, è l’inizio della fine”.

La musica non cambia tra gli afficionados dell'altro partito che ha perso voti (decisivi) per il governo, quello di Antonio Di Pietro.
Sul sito del leader dell'Italia dei valori, l'intervento dell'ex magistrato colleziona decine di commenti.
C’è, ovviamente, chi inneggia al suo "valore" e gli “rende grazie”.
Ma c’è anche chi, molto più amaramente, gli rimprovera “troppi errori” e chi, più impietosamente, osserva: "Di Pietro....come si fa a candidare questa gente!? Stiamo attenti a che portiamo in parlamento...oggi si è perso per colpa dell'IDV!!!".
E' certamente questo il commento più amaro che proviene dalla rete dei militanti. "Non ci posso credere proprio per quei due voti dell'Idv, non ci sono parole", aggiunge Gianfranca su Facebook. Un messaggio che, in queste ore, per i militanti è destinato a diventare un'eco amara sulla rete.

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