Il premier e Ruby? "Un abuso di potere"

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Dure critiche dai giornali di centro-destra sulle presunte pressioni di Berlusconi per rilasciare la minorenne fermata in questura durante la notte del 27 maggio scorso. Belpietro: "Stupidità sconcertante". Feltri: "Le sue abitudini fanno discutere"

LE FOTO: Berlusconi e le donne - Ruby Rubacuori - La stampa straniera ne parla così
Ruby, ancora dubbi sulla notte in questura del 27 maggio

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Una gragnola di critiche che, per la prima volta, non arrivano solo dai giornali tradizionalmente ostili a certi atteggiamenti del premier.
Stavolta, a puntare l'indice contro Silvio Berlusconi e la sua condotta sul "caso Ruby", la minorenne fermata in questura a Milano e rilasciata, secondo alcuni resoconti, dopo le insistenze del presidente del Consiglio - infatti, non è più solo Famiglia Cristiana o Farefuturo, il web magazine vicino a Gianfranco Fini.
La falange di quotidiani moderati che nelle settimane scorse si era più volte schierata compatta in difesa della condotta del premier, adesso inizia a criticare piuttosto apertamente il Cavaliere.

A cominciare dal quotidiano di proprietà  della sua famiglia, Il Giornale, da mesi impegnato senza sosta in una campagna stampa sulla vendita della casa di Montecarlo ceduta da An ad una società off-shore.
In un'editoriale che compare sulla prima pagina dell'edizione del 2 novembre, Marcello Veneziani senza troppi giri di parole scrive che “è brutto che un presidente del Consiglio frequenti una ragazza di 17 anni e che la frequenti magari negli stessi luoghi in cui incontra leader politici e uomini di Stato”. E aggiunge, ancora più incalzante: "Così come è brutto che un premier intervenga o faccia intervenire qualcuno per togliere la ragazza dall’impiccio in questura. Ed è brutto che si giustifichi di averlo fatto perché ha cuore e aiuta chi ha bisogno: che sia generoso non ne dubito affatto, ma non si può chiamare aiuto umanitario il sostegno a un'escort alle prese con la polizia. Questo è anche abuso di potere".
Lo stesso Feltri, in un contro-editoriale, pure dichiarandosi in disaccordo su diversi punti con Veneziani, ammette che "le abitudini di Silvio Berlusconi fanno discutere" e non esclude che questi "discorsi"  - per quanto "superficiali" - possano fare breccia nell'elettorato moderato.

Non usa troppi giri di parole neppure Libero, che parla di "una gran pirlata": “La stupidità sconcertante con cui - scrive il suo direttore Maurizio Belpietro - la sera del 27 maggio, il presidente del Consiglio si è infilato nel pasticcio di Ruby, è una questione che peserà sulla sua immagine e sul suo conesnso".
E se il Foglio scrive di uno “statista strafottente e privatissimo, non previsto, che telefona in questura a notte alta preoccupato dalla sorte di Ruby, il Tempo, il giornale moderato capitolino, è ancora più netto.  "Il caso grottesco del Bunga Bunga - scrive in un editoriale dell'1 novembre Mario Sechi - sta sgretolando quel minimo di coesione che era rimasta nella maggioranza ed è chiaro che di questo passo non si va lontano, si arranca e a forza di zoppicare si cade rovinosamente".
Una previsione o una profezia? In queste ore, non sono in pochi a chiederselo.


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