L'opposizione: "Adesso Berlusconi venga in Parlamento"

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"La maggioranza è finita", sostiene Pierluigi Bersani commentando il discorso di Gianfranco Fini a Mirabello. Per Rutelli "ora il terzo polo è più vicino". GUARDA I VIDEO CON TUTTE LE REAZIONI

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Le reazioni nella maggioranza

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Dopo il discorso di Gianfranco Fini a Mirabello l'opposizione concorda: la maggioranza è finita e Berlusconi deve andare in Parlamento. Ad un patto di legislatura "non ci crede neanche lui", sostiene il leader del Pd Pierluigi Bersani, secondo cui Fini "oggi ha dichiarato la fine del Pdl certificando la crisi politica del centrodestra.
In questi giorni assisteremo al gioco del cerino, ma con oggi la crisi politica è conclamata". Quanto alla possibilità di andare verso il voto anticipato, spiega Bersani, "vedo un assurdo tentativo di galleggiamento, ma non abbiamo mesi da perdere sennò va a fondo il Paese".
E Fini, secondo il segretario Pd, può essere "un interlocutore per le regole del gioco: ha detto delle cose che interessano il nuovo Ulivo, ad esempio, sulla legge elettorale che va cambiata".

Pier Ferdinando Casini (Udc) invita Berlusconi ad andare in Parlamento "per dire che una fase si è chiusa e faccia appello anche alle opposizioni per una responsabilità ampia necessaria al Paese. Il Paese - sostiene - ha bisogno di una svolta e di una responsabilità Nazionale ampia. Faccia appello anche all'opposizione, a partire dal Pd, perché nelle opposizioni non tutti sono sfascisti".

"La situazione del Paese è drammatica non si può far finta che sia diversa da quello che è. Francesco Rutelli (Api) giudica "largamente condivisibile nel merito" l'intervento del presidente della Camera. Anche se, aggiunge, "Fini resta in maggioranza, noi all'opposizione, ma certamente oggi il nuovo polo è piu vicino". In ogni caso, precisa, "Il bipolarismo come lo abbiamo conosciuto in questi anni non esiste più. E non mi riferisco al '93, quando io e Fini ci siamo contrapposti a Roma, ma ancora a due anni fa. Nella attuale coalizione di centrodestra sono ora tre i soggetti (Pdl, Fli e Lega) che definiranno la politica della maggioranza".

Duro Antonio Di Pietro: "Fini - sostiene il leader dell'Idv - è uno e trino: vuol fare il capo dell'opposizione, ma vuole restare al governo; se è vero come è vero che Berlusconi è un ricattatore e addirittura compra il consenso della maggioranza allora perché resta? Vuole la botte piena e la moglie ubriaca...". E la sinistra radicale invoca elezioni anticipate subito: "Il Pdl - rileva Claudio Fava (Sel) non esiste più, Fini resta a destra come era comprensibile, l'attuale Parlamento è sempre più ingovernabile. Il voto adesso sarebbe un atto di verità e di decenza politica".

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