Bossi: "La P2, la P6... Sono cose che fanno ridere"

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Il leader del Carroccio Umberto Bossi
REGIONALI:GIBELLI,BOSSI SEGUE SCRUTINIO ED E' MOLTO CONTENTO

Il leader del Carroccio attacca la stampa e rilancia sulle intercettazioni: "La legge si farà, la vuole la gente". Dai finiani, intanto, arrivano nuovi emendamenti

Ddl intercettazioni: l'album fotografico

La legge sulle intercettazioni? Secondo Umberto Bossi "si farà. Si farà. Tutti i giorni si inventano la P2 o la P6 (il riferimento alle recenti inchieste partite dagli appalti sull'eolico, ndr). Sono cose che fanno ridere. La gente non vuole essere ascoltata". Noi - dice il leader della Lega - abbiamo sempre marciato con la gente. La gente non vuole essere intercettata". Sarcastica la risposta della capogruppo democratica in commissione Giustizia Donatella Ferranti: "Bossi ha le traveggole: la cosiddetta P3 - prosegue - non è il frutto di una fantomatica campagna stampa quanto il risultato di un'accurata indagine da cui è emersa l'esistenza di una vera e propria associazione segreta volta ad influenzare le istituzioni repubblicane per ottenerne vantaggi. Sarà proprio la legge sulle intercettazioni, che limita le indagini e imbavaglia la stampa - conclude - a far proliferare degenerazioni di questo tipo".

Intanto Silvio Berlusconi accelera sul ddl intercettazioni e lavora per approvare il testo prima della pausa  estiva. Non a caso, ha convocato oggi a palazzo Grazioli, il  Guardasigilli, Angelino Alfano e il deputato Niccolò Ghedini, per fare il punto della situazione. Enrico Costa, capogruppo del Pdl in  commissione Giustizia alla Camera, è fiducioso sul varo entro le vacanze: "L'approdo del ddl in Aula è previsto per il 29 luglio, quindi le prospettive ci sono tutte...". Intanto, i finiani continuano a dar battaglia. Secondo le ultime indiscrezioni raccolte a Montecitorio, Giulia Bongiorno, presidente  della commissione Giustizia della Camera, sta lavorando per mettere a  punto nuovi emendamenti al testo che vengano incontro ai rilievi del  Quirinale. Matteo Brigandì, responsabile giustizia della Lega, che oggi ha avuto un colloquio con Niccolò Ghedini, legale del premier: "Questa  legge bisogna farla e farla in fretta. Abbiamo avuto tutto il tempo di dire e fare di tutto e di più... chi parla adesso, secondo me, non  vuole fare la legge ma solo melina...".

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