Schifani: “Tante affinità con l’Udc”. Ma la Lega frena

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Il presidente del Senato, in un’intervista al Corriere della Sera, parla di un possibile riavvicinamento tra Pdl e Udc. Casini smentisce di aver ricevuto dal premier l’offerta di entrare nel governo. Bossi e Maroni: no ad ogni allargamento

"Se ci siamo noi, non ci possono essere loro". Così Umberto Bossi ha liquidato nella tarda serata di sabato 10 luglio le ipotesi su un ingresso dell'Udc nella maggioranza, ventilato giovedì sera da Berlusconi nel corso di una cena con Casini in casa di Bruno Vespa . "Lega e Udc sono alternative" ha aggiunto Maroni. Casini ha smentito a SkyTG24 che Berlusconi gli abbia offerto un posto nell'esecutivo e ha detto di essere disponibile solo per un governo di unità nazionale. Sulla polemica è intervenuto anche il presidente del Senato Renato Schifani che, in un’intervista rilasciata al Corriere della Ser a ( GUARDA LA RASSEGNA STAMPA ), ha parlato di un possibile riavvicinamento tra Pdl e Udc “legati dalla casa comune del popolarismo europeo e dall’affinità di valori e programmi”. Schifani si è soffermato anche sui rapporti tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini. “O si arriva quanto prima a una pace strategica, con un ritorno delle alle motivazioni dello stare insieme, o sarà rottura traumatica”.

Casini a SkyTG24: "Nessuna offerta dal premier"

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