La Commissione di Vigilanza della televisione pubblica ha approvato all’unanimità la norma che prevede la pubblicazione dei compensi di conduttori, ospiti e opinionisti, nonché i costi dei format, alla fine dei titoli di coda dei vari programmi
Via libera all'unanimità in commissione di Vigilanza Rai alla norma che prevede la pubblicazione dei compensi di conduttori, ospiti e opinionisti che lavorano nel servizio pubblico radiotelevisivo. Alla fine dei programmi saranno
trasmessi i compensi dei conduttori, degli ospiti nonché i costi dei format dei programmi di servizio pubblico, compresi trasmissioni di approfondimento e Tg. Saranno inoltre trasmessi i compensi dei conduttori dei programmi non di servizio pubblico.
Per Giorgio Merlo (Pd), vicepresidente della commissione, ha commentato: "un atto di grande trasparenza e di coerenza nei confronti dei cittadini che pagano regolarmente il canone. Il voto unanime della commissione di Vigilanza su questo punto è la conferma che, senza alcun spirito moralistico e men che meno pruriginoso, è venuto il momento che i cittadini conoscano e giudichino i vari stipendi e compensi nella Rai. Capisco l'irritazione, forse, di qualche star nel vedersi pubblicizzare i compensi milionari, ma la stagione delle prediche dal piccolo schermo accompagnate dal silenzio sui compensi è definitivamente chiusa. Ora si apre la stagione della trasparenza".
L'opposizione ha chiesto che la trasparenza dei compensi venisse estesa anche agli altri programmi, tra cui i telegiornali. In particolare ha chiesto che fossero resi noti i compensi di tutti conduttori e i costi dei format di servizio pubblico.
Il presidente, Sergio Zavoli, ha proposto che sul sito Rai venissero pubblicati tutti i compensi, ritenendo la misura "più equa e meno demagogica". Zavoli ha anche sottolineato la difficoltà di definire i programmi di servizio pubblico, definendo "indecenti" e non rientranti in questa categoria alcuni programmi del pomeriggio della Rai.
trasmessi i compensi dei conduttori, degli ospiti nonché i costi dei format dei programmi di servizio pubblico, compresi trasmissioni di approfondimento e Tg. Saranno inoltre trasmessi i compensi dei conduttori dei programmi non di servizio pubblico.
Per Giorgio Merlo (Pd), vicepresidente della commissione, ha commentato: "un atto di grande trasparenza e di coerenza nei confronti dei cittadini che pagano regolarmente il canone. Il voto unanime della commissione di Vigilanza su questo punto è la conferma che, senza alcun spirito moralistico e men che meno pruriginoso, è venuto il momento che i cittadini conoscano e giudichino i vari stipendi e compensi nella Rai. Capisco l'irritazione, forse, di qualche star nel vedersi pubblicizzare i compensi milionari, ma la stagione delle prediche dal piccolo schermo accompagnate dal silenzio sui compensi è definitivamente chiusa. Ora si apre la stagione della trasparenza".
L'opposizione ha chiesto che la trasparenza dei compensi venisse estesa anche agli altri programmi, tra cui i telegiornali. In particolare ha chiesto che fossero resi noti i compensi di tutti conduttori e i costi dei format di servizio pubblico.
Il presidente, Sergio Zavoli, ha proposto che sul sito Rai venissero pubblicati tutti i compensi, ritenendo la misura "più equa e meno demagogica". Zavoli ha anche sottolineato la difficoltà di definire i programmi di servizio pubblico, definendo "indecenti" e non rientranti in questa categoria alcuni programmi del pomeriggio della Rai.