Fini inaugura i suoi circoli, Berlusconi rilancia la comunicazione in Rete. Ed è confronto serrato tra i rispettivi sostenitori. Con i finiani in netto vantaggio sui social network
di Serenella Mattera
E’ guerra per circoli, nel Popolo della libertà. Promotori della libertà contro Generazione Italia. Ossia, berlusconiani contro finiani. Che i dissapori ci siano, non è una novità, dopo il “duello” tra i leader andato in scena nel corso della direzione nazionale del partito. La novità è che la distanza tra i due mondi pidiellini da qualche giorno si misura sulla Rete. Attraverso le rispettive “iniziative movimentiste” che chiamano a raccolta i militanti. In un confronto che si è fatto ancor più serrato dal 3 maggio, il giorno in cui Gianfranco Fini con un videomessaggio pubblicato su Internet ha annunciato la nascita dei circoli di Generazione Italia e Silvio Berlusconi ha fatto sapere che d’ora in poi interverrà una volta la settimana sul sito dei suoi Promotori.
Da quel momento, è scontro a tutto campo. I circoli finiani? “Puntano a creare divisioni strumentali”, ha detto in un’intervista al Giornale il ministro Michela Vittoria Brambilla, responsabile delle Iniziative movimentiste del Pdl. I Promotori berlusconiani? Sono frutto di un “movimentismo indotto e controllato dall’alto” che riflette una concezione della politica che “attribuisce al leader una sorta di potere assoluto”, ha risposto a tambur battente la politologa Sofia Ventura, colei che dalle pagine di FareFuturo già denunciò il “velinismo” in politica e fu citata da Veronica Lario nella sua invettiva contro il premier.
Due distinte visioni del mondo, dunque, che sono ben rispecchiate dalle forme in cui vengono espresse su Internet. Il sito dei Promotori è sormontato da un’immagine del premier con il pugno alzato, in segno di vittoria. Ma nessuna meraviglia, per chi solo si premuri di leggere il regolamento: “i Promotori dipendono direttamente dal presidente Silvio Berlusconi”. Più defilata, invece, l’immagine di Fini sulla pagina di Generazione Italia. Dove appare più ampio lo spazio dato ai commenti dei lettori in calce agli articoli (quelli dei Promotori appaiono, senza data, in un'apposita sezione del sito). Ma dove, soprattutto, si punta molto sui social network. Con risultati che si vedono.
Sì, perché in assenza di dati aggiornati sugli iscritti ai due movimenti, il conteggio di Facebook consegna una netta vittoria ai militanti finiani: 12.000 a 2.500. E mentre sulla pagina dei fan dei Promotori i messaggi dei lettori languono, la bacheca di Generazione Italia (soprattutto in coincidenza con l'apertura delle iscrizioni al movimento) è un fiume in piena, dove i finiani si divertono anche a pubblicare foto irridenti nei confronti dei berluscones, come quella che ritrae Sandro Bondi comunista prima e forzista di stretta osservanza poi. Ma è su Twitter (dove i berlusconiani non compaiono), che GI fa sfoggio di tutto il suo spirito battagliero. Con appelli diretti ai sostenitori: “Salvatore, Nicolò e tutti i veneti, a raccolta! Arriva GenerazioneItalia Veneto! Volete farvi sentire o no?...”. E con messaggi irriverenti: “Noi, poveri ‘4 gatti finiani’ ieri eravamo 10mila. Dopo 24 ore siamo oltre 11mila! Feltri, salutiamo...”. O critici: “La vera urgenza? Approvare subito il ddl anticorruzione. Ci hanno detto no!”.
Insomma, l’opposizione interna al Pdl schiera l'artiglieria pesante su Internet. Un terreno sul quale, se il premier dà segno di voler rispondere a tono, seppure nel suo stile, non tutte le armate berlusconiane sembrano schierate in forze. I circoli del Buongoverno, per dire, quelli che fanno capo a Marcello dell’Utri, non paiono granché interessati alla partita: per loro 631 "seguaci" su Facebook e niente sito internet nazionale, ma solo pagine locali. E se anche non si vogliono considerare i Circoli della libertà della Brambilla, che sono confluiti nell'organizzazione dei Promotori, il premier avrebbe dalla sua anche i Club della libertà, di Mario Valducci. Gli unici, sul fronte berlusconiano, a cimentarsi con Twitter. Con risultati, però, alquanto deludenti. L’account ufficiale, ha un solo messaggio all’attivo. Ma ben cercando, spunta anche un altro profilo, un po’ più vivace: cinque tweets nel 2009, più altri sette, pubblicati tutti negli ultimi giorni. Forse qualcosa si muove?
Guarda anche:
Fini lancia sul web i circoli di Generazione Italia
Berlusconi presenta i promotori della libertà
Generazione Italia, ecco l'altra voce del Pdl
Promotori della libertà, sul web c'è poco entusiasmo
E’ guerra per circoli, nel Popolo della libertà. Promotori della libertà contro Generazione Italia. Ossia, berlusconiani contro finiani. Che i dissapori ci siano, non è una novità, dopo il “duello” tra i leader andato in scena nel corso della direzione nazionale del partito. La novità è che la distanza tra i due mondi pidiellini da qualche giorno si misura sulla Rete. Attraverso le rispettive “iniziative movimentiste” che chiamano a raccolta i militanti. In un confronto che si è fatto ancor più serrato dal 3 maggio, il giorno in cui Gianfranco Fini con un videomessaggio pubblicato su Internet ha annunciato la nascita dei circoli di Generazione Italia e Silvio Berlusconi ha fatto sapere che d’ora in poi interverrà una volta la settimana sul sito dei suoi Promotori.
Da quel momento, è scontro a tutto campo. I circoli finiani? “Puntano a creare divisioni strumentali”, ha detto in un’intervista al Giornale il ministro Michela Vittoria Brambilla, responsabile delle Iniziative movimentiste del Pdl. I Promotori berlusconiani? Sono frutto di un “movimentismo indotto e controllato dall’alto” che riflette una concezione della politica che “attribuisce al leader una sorta di potere assoluto”, ha risposto a tambur battente la politologa Sofia Ventura, colei che dalle pagine di FareFuturo già denunciò il “velinismo” in politica e fu citata da Veronica Lario nella sua invettiva contro il premier.
Due distinte visioni del mondo, dunque, che sono ben rispecchiate dalle forme in cui vengono espresse su Internet. Il sito dei Promotori è sormontato da un’immagine del premier con il pugno alzato, in segno di vittoria. Ma nessuna meraviglia, per chi solo si premuri di leggere il regolamento: “i Promotori dipendono direttamente dal presidente Silvio Berlusconi”. Più defilata, invece, l’immagine di Fini sulla pagina di Generazione Italia. Dove appare più ampio lo spazio dato ai commenti dei lettori in calce agli articoli (quelli dei Promotori appaiono, senza data, in un'apposita sezione del sito). Ma dove, soprattutto, si punta molto sui social network. Con risultati che si vedono.
Sì, perché in assenza di dati aggiornati sugli iscritti ai due movimenti, il conteggio di Facebook consegna una netta vittoria ai militanti finiani: 12.000 a 2.500. E mentre sulla pagina dei fan dei Promotori i messaggi dei lettori languono, la bacheca di Generazione Italia (soprattutto in coincidenza con l'apertura delle iscrizioni al movimento) è un fiume in piena, dove i finiani si divertono anche a pubblicare foto irridenti nei confronti dei berluscones, come quella che ritrae Sandro Bondi comunista prima e forzista di stretta osservanza poi. Ma è su Twitter (dove i berlusconiani non compaiono), che GI fa sfoggio di tutto il suo spirito battagliero. Con appelli diretti ai sostenitori: “Salvatore, Nicolò e tutti i veneti, a raccolta! Arriva GenerazioneItalia Veneto! Volete farvi sentire o no?...”. E con messaggi irriverenti: “Noi, poveri ‘4 gatti finiani’ ieri eravamo 10mila. Dopo 24 ore siamo oltre 11mila! Feltri, salutiamo...”. O critici: “La vera urgenza? Approvare subito il ddl anticorruzione. Ci hanno detto no!”.
Insomma, l’opposizione interna al Pdl schiera l'artiglieria pesante su Internet. Un terreno sul quale, se il premier dà segno di voler rispondere a tono, seppure nel suo stile, non tutte le armate berlusconiane sembrano schierate in forze. I circoli del Buongoverno, per dire, quelli che fanno capo a Marcello dell’Utri, non paiono granché interessati alla partita: per loro 631 "seguaci" su Facebook e niente sito internet nazionale, ma solo pagine locali. E se anche non si vogliono considerare i Circoli della libertà della Brambilla, che sono confluiti nell'organizzazione dei Promotori, il premier avrebbe dalla sua anche i Club della libertà, di Mario Valducci. Gli unici, sul fronte berlusconiano, a cimentarsi con Twitter. Con risultati, però, alquanto deludenti. L’account ufficiale, ha un solo messaggio all’attivo. Ma ben cercando, spunta anche un altro profilo, un po’ più vivace: cinque tweets nel 2009, più altri sette, pubblicati tutti negli ultimi giorni. Forse qualcosa si muove?
Guarda anche:
Fini lancia sul web i circoli di Generazione Italia
Berlusconi presenta i promotori della libertà
Generazione Italia, ecco l'altra voce del Pdl
Promotori della libertà, sul web c'è poco entusiasmo