La direzione di partito si riunisce il 22 aprile. Il presidente della Camera lancia la corrente di minoranza. Berlusconi irritato: non ha senso. La Russa: è stato un errore non contrastare la scelta di Fini di sedere alla presidenza di Montecitorio
Una corrente di minoranza nel Pdl, guidata da Fini, non ha senso. E' stata questa l'opinione prevalente all'incontro di ieri pomeriggio a Palazzo Grazioli fra Popolo della libertà e Lega. Berlusconi oggi preparerà l'intervento alla direzione del partito di giovedì.
Fini ieri mattina ha riunito i parlamentari ex An e ha formato la sua corrente: 52 hanno deciso di stare con lui, 75 hanno preferito Berlusconi, firmando un documento degli ex colonnelli di An (La Russa, Gasparri, Matteoli e Alemanno) fedeli al premier. "Io non ho intenzione di togliere il disturbo né di stare zitto" ha detto Fini".
"Io penso che l'errore che abbiamo fatto tutti noi ex di An è stato quello di non consigliare a Gianfranco Fini, o quantomeno non contrastare, la sua decisione di fare il presidente della Camera, anziché rimanere nel partito in cui sarebbe stato, con Berlusconi al governo, il numero uno o il numero due". Lo ha detto il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, intervistato nel corso del programma 'Mattino 5'. E ha aggiunto: "E' difficilmente comprensibile che avvenga una scissione nel Pdl all'indomani di una vittoria e alla nascita del partito, voluta sia da Fini che da Berlusconi".
"Ho provato fino in fondo ad evitare questa spaccatura. Non dispero che si trovi una soluzione da qui a giovedì, ma di fronte alle scelte non ci si può tirare indietro". Cosi' il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, stamani a margine dell'avvio delle celebrazioni per il 2763esimo Natale di Roma, ha commentato la crisi interna al Pdl, alla vigilia della riunione della direzione del partiti.
Bersani: "Io vedo un problema di fondo che può essere aggiustato ma non risolto: quando in 20 mesi metti 30 fiducie e fai 50 decreti legge, imprigioni non solo l'opposizione ma anche la maggioranza".
La corrente di Gianfranco Fini, tutti i commenti:
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Fini: pronto a fare gruppi autonomi dal Pdl in Parlamento
Bersani: forse aggiusteranno la situazione, ma non la risolveranno
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"Io penso che l'errore che abbiamo fatto tutti noi ex di An è stato quello di non consigliare a Gianfranco Fini, o quantomeno non contrastare, la sua decisione di fare il presidente della Camera, anziché rimanere nel partito in cui sarebbe stato, con Berlusconi al governo, il numero uno o il numero due". Lo ha detto il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, intervistato nel corso del programma 'Mattino 5'. E ha aggiunto: "E' difficilmente comprensibile che avvenga una scissione nel Pdl all'indomani di una vittoria e alla nascita del partito, voluta sia da Fini che da Berlusconi".
"Ho provato fino in fondo ad evitare questa spaccatura. Non dispero che si trovi una soluzione da qui a giovedì, ma di fronte alle scelte non ci si può tirare indietro". Cosi' il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, stamani a margine dell'avvio delle celebrazioni per il 2763esimo Natale di Roma, ha commentato la crisi interna al Pdl, alla vigilia della riunione della direzione del partiti.
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