Una corrente di minoranza nel Pdl, guidata da Fini, non ha senso. E' stata questa l'opinione prevalente all'incontro di ieri pomeriggio a Palazzo Grazioli fra Popolo della libertà e Lega. Berlusconi oggi preparerà l'intervento alla direzione del partito di giovedì.
Fini ieri mattina ha riunito i parlamentari ex An e ha formato la sua corrente: 52 hanno deciso di stare con lui, 75 hanno preferito Berlusconi, firmando un documento degli ex colonnelli di An (La Russa, Gasparri, Matteoli e Alemanno) fedeli al premier. "Io non ho intenzione di togliere il disturbo né di stare zitto" ha detto Fini".
"Io penso che l'errore che abbiamo fatto tutti noi ex di An è stato quello di non consigliare a Gianfranco Fini, o quantomeno non contrastare, la sua decisione di fare il presidente della Camera, anziché rimanere nel partito in cui sarebbe stato, con Berlusconi al governo, il numero uno o il numero due". Lo ha detto il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, intervistato nel corso del programma 'Mattino 5'. E ha aggiunto: "E' difficilmente comprensibile che avvenga una scissione nel Pdl all'indomani di una vittoria e alla nascita del partito, voluta sia da Fini che da Berlusconi".
"Ho provato fino in fondo ad evitare questa spaccatura. Non dispero che si trovi una soluzione da qui a giovedì, ma di fronte alle scelte non ci si può tirare indietro". Cosi' il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, stamani a margine dell'avvio delle celebrazioni per il 2763esimo Natale di Roma, ha commentato la crisi interna al Pdl, alla vigilia della riunione della direzione del partiti.
Bersani: "Io vedo un problema di fondo che può essere aggiustato ma non risolto: quando in 20 mesi metti 30 fiducie e fai 50 decreti legge, imprigioni non solo l'opposizione ma anche la maggioranza".
La corrente di Gianfranco Fini, tutti i commenti:
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Pdl, giovedì faccia a faccia Berlusconi-Fini
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La direzione di partito si riunisce il 22 aprile. Il presidente della Camera lancia la corrente di minoranza. Berlusconi irritato: non ha senso. La Russa: è stato un errore non contrastare la scelta di Fini di sedere alla presidenza di Montecitorio