Benedetto XVI ha espresso il suo appoggio alla lettera presentata nei giorni scorsi dai vescovi liguri e controfirmata dal Cardinal Bagnasco, in cui si ribadisce il no della Chiesa all’aborto: “Bisogna salvaguardare il dono della vita"
Benedetto XVI ha ripetuto oggi all'Udienza Generale che "bisogna salvaguardare il dono della vita dal concepimento fino alla morte naturale" e ricordato che "il mistero dell'Incarnazione svela il particolare valore e la dignità della vita umana". "Con tutto il cuore - ha aggiunto incoraggiando la Giornata della sacralità della vita che si celebra in Polonia - mi unisco a coloro che intraprendono diverse iniziative a favore del rispetto per la vita e per la promozione della nuova sensibilità sociale".
Il Papa ha voluto dare eco alla lettera dei vescovi liguri, controfirmata dal Cardinal Bagnasco, in cui si ribadiva il no categorico della Chiesa all’aborto, dicendo:"Il mistero dell'Incarnazione - ha detto il Papa - svela il particolare valore e la dignità della vita umana. Dio ci ha dato questo dono e lo ha santificato, quando il Figlio si è fatto uomo ed è nato da Maria. Bisogna salvaguardare questo dono dal concepimento fino alla morte naturale. Con tutto il cuore mi unisco a coloro che intraprendono diverse iniziative a favore del rispetto per la vita e per la promozione della nuova sensibilità sociale". Riprendendo il discorso nei saluti in lingua italiana, Benedetto XVI ha detto: La Solennità dell'Annunciazione "sia per tutti un invito a seguire l'esempio di Maria".
Per voi, cari giovani, si traduca in pronta disponibilità alla chiamata del Padre, perché possiate essere fermento evangelico nella società; per voi, cari ammalati, sia sprone a rinnovare l'accettazione serena e confidente della volontà divina e a trasformare la vostra sofferenza in mezzo di redenzione dell'intera umanità”. Infine agli sposi novelli, sia invito a "costruire una famiglia fondata sul reciproco amore e sui perenni valori cristiani".
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Per voi, cari giovani, si traduca in pronta disponibilità alla chiamata del Padre, perché possiate essere fermento evangelico nella società; per voi, cari ammalati, sia sprone a rinnovare l'accettazione serena e confidente della volontà divina e a trasformare la vostra sofferenza in mezzo di redenzione dell'intera umanità”. Infine agli sposi novelli, sia invito a "costruire una famiglia fondata sul reciproco amore e sui perenni valori cristiani".
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