Regionali Lazio, Sgarbi: se non spostano il voto è fascismo

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Berlusconi d'accordo con l'ipotesi rinvio: è giusto che la Lista Sgarbi possa usufruire di qualche altro giorno di campagna elettorale. Attesa la decisione sull'eventualità di rinviare le elezioni del 28 e 29 marzo

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Vittorio Sgarbi, leader della Rete Liberal che ieri è stata riammessa dal Tar alla competizione elettorale del 28 e 29 marzo, ha chiesto alla Regione Lazio il rinvio del voto di due settimane per usufruire del proprio diritto alla par condicio e per fare una campagna elettorale piena. L'iniziativa, annunciata dallo stesso Sgarbi in una conferenza stampa oggi pomeriggio, è stata avallata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
"Ho detto al ministro dell'Interno Maroni che la Lista Sgarbi ha certamente diritto di poter profittare di altri giorni di campagna elettorale ed  è giusto che si rispetti questo diritto", afferma il premier prima di tornare a ribadire che "c'è stato un pregiudizio politico" da parte dei giudici che hanno bloccato le liste Pdl per motivi di forma e "per un assurdo controllo" su firme e timbri di partiti che hanno un notorio grande seguito.

La questione regionali nel Lazio non è ancora chiusa.
Ora si attende un decreto del presidente pro tempore della Regione, Esterino Montino, che potrebbe accogliere il ricorso presentato dalla Rete Liberal di Sgarbi e spostare le elezioni nel Lazio dal 28 e 29 marzo all'11 e 12 aprile. La decisione è attesa tra questa sera e domani.

La Rete Liberal appoggia alle Regionali del Lazio la candidata del Pdl, Renata Polverini. Nel caso in cui il ricorso dei liberali venisse accolto, oltre ad uno slittamento più consistente delle elezioni nel Lazio, verrebbero riaperti anche i termini per la presentazione delle liste e quindi potrebbe ripresentarsi anche la lista del Pdl.

Contrarietà sul rinvio sono state espresse da Denis Verdini e dalla candidata governatore Renata Polverini e dal leader de La Destra (che sostiene nel Lazio sempre la Polverini) Francesco Storace. Il timore di esponenti del centrodestra è che il rinvio romano possa ingenerare ulteriore confusione nell'elettorato favorendo l'astensionismo degli elettori di centrodestra.

S'attende infine, per il 20 marzo, una decisione del Consiglio di Stato su un nuovo ricorso presentato dalla lista del Pdl per la sua esclusione nella provincia di Roma.

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