Il presidente della commissione di Vigilanza ha chiesto ai vertici di viale Mazzini di permettere nuovamente la trasmissione dei programmi d'approfondimento nel restante periodo elettorale. Al riguardo ha rilevato: "La situazione va sfebbrata"
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Sulla questione della Par Condicio, che continua a dividere gli animi, è intervenuto, il 14 marzo, Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza Rai. Rivolgendosi direttamente ai vertici di viale Mazzini, Zavoli ha lanciato l'appello a rivedere la decisione, presa il 1° marzo, di sospendere i talk show d'informazione durante la campagna elettorale per le regionali: "Oggi tocca al Cda della Rai, che ha il prestigio, il senno e il dovere di fare, con i suoi margini d'autonomia, la prima mossa, ripristinando i programmi d'approfondimento". Per il presidente della commissione di Vigilanza la motivazione di tale atto è da ricercarsi nella situazione creatasi, "che va sfebbrata. Il rischio è che all'appuntamento arrivino prima i comunicati sulle dispute e poi le idee su come votare". Quindi l'invito: "Fermiamoci. Ciascuno rinfoderi le sue ragioni; poi, a conti fatti, ci si raccolga intorno alla politica per rifare, se possibile insieme, le regole prima di mandare all'aria la credibilità d'una Repubblica, alla quale i Padri costituenti avevano augurato di 'non essere ancella di se stessa, ma di scuotersi, sapendo per che cosa veramente doversi battere'". Il comunicato di Zavoli arriva a due giorni dalla sentenza del Tar del Lazio, che, accogliendo i ricorsi di SKY e Ti Media, ha sospeso il provvedimento dell'Agcom, estendente ai media privati il regolamento sulla Par Condicio.
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