"Indispensabile una riforma costituzionale che porrà in condizioni di parità accusa e difesa". Questo il messaggio del premier alla VI conferenza nazionale dell'Avvocatura, a Roma. Alfano sfida i magistrati: governo non si farà dettare la riforma dall'Anm
Mettere mano in tempi rapidi all'ordinamento giudiziario per riequilibrare Pm e avvocato della difesa. Per Silvio Berlusconi la riforma è un impegno non più rinviabile e il suo messaggio che arriva alla conferenza dell'Avvocatura è inequivocabile. "La riforma della giustizia occupa un posto prioritario ed è indispensabile una riforma costituzionale che porrà in condizioni di effettiva parità l'accusa e la difesa nel processo. La fiducia degli elettori, assicura Berlusconi, ci impone di portare a termine gli impegni presi per una giustizia veramente imparziale, più giusta ed efficiente". Il premier convoca a Palazzo Grazioli lo stato maggiore del Pdl per ascoltare dai suoi consiglieri pareri tecnici sulla giustizia e il piatto forte, spiega Ignazio La Russa, è il processo breve. Dal premier anche il guardasigilli Alfano, che poi interviene alle Assise dell'Avvocatura, difendendo le ragioni della riforma della giustizia, comprese le norme sul processo breve: faremo la riforma senza la dettatura dell'Anm.