Pd polemico coi giudici. Pdl ironizza: in ritardo di 14 anni

Politica
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L'arresto e poi la scarcerazione dell'ex sindaco D'Alfonso, riaccende lo scontro tra politica e magistratura. Veltroni si dice sconcertato ma la maggioranza ironizza sui suoi ritardi rispetto alla questione giudiziaria

La fine degli arresti domiciliari per il sindaco dimissionario Luciano D'Alfonso, accusato di aver intascato tangenti per alcuni appalti pubblici, innesca la dura reazione del leader Walter Veltroni. "Quello che è avvenuto a Pescara è gravissimo", avverte. Il Pd ribadisce i capisaldi: nessuna limitazione ai reati attualmente soggetti a intercettazioni, maggiore tutela della privacy dei cittadini e più responsabilità per i magistrati. Ma lo sconcerto di Veltroni per il comportamento delle toghe abruzzesi non fa scattare la solidarietà della maggioranza. Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, malgrado la pubblicazione di alcune conversazioni del figlio, resta convinto: le intercettazioni non si toccano.

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