Ieri presso il dipartimento di Geologia forense dell'università di Messina sono stati eseguiti nuovi esami sui resti del piccolo Gioele. “C'è ancora da lavorare e al termine delle operazioni avremo un quadro completo”, affermano i medici legali nominati dalla Procura
È stato eseguito ieri, presso il dipartimento di Geologia forense dell'università di Messina, un nuovo accertamento sui resti che tutti attribuiscono al piccolo Gioele, il bimbo di 4 anni scomparso nelle campagne di Caronia insieme alla madre, Viviana Parisi, il cui corpo senza vita è stato ritrovato l'8 agosto (LE TAPPE - LE INDAGINI - IL RITROVAMENTO). "Abbiamo fatto un prelievo sui reperti geologici, in particolare terriccio”, ha spiegato il medico legale Elvira Ventura Spagnolo, perito della Procura di Patti. Tuttavia ciò non è sufficiente ancora a delineare quanto accaduto, in particolare se il corpo del bimbo sia stato spostato. “C'è ancora da lavorare - ha aggiunto il medico - e al termine delle operazioni avremo un quadro completo. È una attività che andava fatta. Cercheremo di rispettare le tempistiche che ci sono state assegnate. Ci saranno altri accertamenti”, ha concluso.
Medico legale: “Procediamo per step”
Dello stesso avviso è anche il medico legale Daniela Sapienza, al termine degli esami eseguiti sul cranio: "Appena la geologa forense finirà con i suoi riscontri entreranno in campo le competenze medico legali e faremo le nostre valutazioni". Su eventuali traumi al cranio ha riferito che "non li abbiamo ancora analizzati cosi come è ancora decisamente prematuro parlare della lesività della macrofauna. Stiamo procedendo per step - ha proseguito - diamo prima la precedenza a questo tipo di esame e poi faremo le valutazioni medico legali di cui abbiamo parlato”.
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Le parole del legale
Sulla necessità di altri esami è d’accordo anche l'avvocato Antonio Cozza, legale della famiglia di Viviana Parisi. ”Ancora è molto presto c'è molta attività da svolgere - ha detto il penalista - il tempo ha complicato gli accertamenti. Sono trascorsi 15 giorni dal rinvenimento, quindi bisogna andare cauti, come abbiamo detto fin dall'inizio. Ad oggi non c'è una pista selettiva - ha sottolineato l'avvocato Cozza - bisogna fare indagini a trecentosessanta gradi. È tutto da valutare e da studiare, si sono limitati a fare dei prelievi di materiale inorganici rinvenuto sulla teca cranica: terreno, foglie e altro".
La scomparsa di Viviana e Gioele
Lunedì 3 agosto la donna, una dj, scompare insieme al figlio Gioele, di 4 anni. Al marito ha detto che sarebbe uscita con il bambino per andare a Milazzo, invece percorre l’autostrada verso Palermo, tampona un furgoncino e lascia l’auto in una piazzola di sosta, per poi scomparire. Il suo corpo viene ritrovato l’8 agosto. Per giorni si cerca il figlio fino al 19 agosto, quando vengono trovati dei resti che potrebbero essere del bimbo. Il padre poi riconosce le scarpette blu rinvenute vicino ai resti.