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Giallo di Caronia, legale: “Viviana salita su traliccio per cercare Gioele, poi è caduta”

Sicilia

Claudio Mondello, legale e cugino del bimbo di 4 anni, ha pubblicato su Facebook una sua teoria su quanto è accaduto dopo l’incidente stradale dello scorso 3 agosto. "Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo Gioele”, afferma

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"Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo Gioele”. Lo afferma in un post su Facebook Claudio Mondello, legale e cugino di Daniele Mondello, il quale propone una sua teoria su quanto è accaduto nelle campagne di Caronia, dall’incidente stradale dello scorso 3 agosto fino al ritrovamento dei resti compatibili con Gioele. (LE TAPPE).

La ricostruzione

Dopo il sinistro, ”il bambino sfugge alla vigilanza della madre - scrive l’avvocato - e si allontana. Forse anche solo di pochi passi. Probabilmente qualcosa, in quello scenario di campagna, attira la sua attenzione oppure lo spaventa. La madre, terrorizzata, cerca disperatamente di trovarlo, ma i suoi tentativi falliscono". A quel punto, secondo Claudio Mondello, Viviana decide di salire sul pilone della corrente “al fine di meglio orientarsi e guadagnare una posizione di privilegio rispetto al luogo circostante. È vero - aggiunge - che il traliccio è posto più in basso rispetto alla collina adiacente, ma è l'unica tipologia di struttura che consenta di guardarsi intorno a 360 gradi. È compatibile, pertanto, con l'idea di chi voglia perlustrare la zona limitrofa; probabilmente (così ipotizzo) per guadagnare il contatto visivo col bambino". 

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Gioele avrebbe vagato tra i boschi

"Da quella posizione - ipotizza ancora Claudio Mondello - Viviana, finalmente, rintraccia Gioele: si affretta a scendere, ma, probabilmente per evitare di perdere tempo, ritiene preferibile saltare. Questa scelta le è fatale”. Il legale riprende quindi la ricostruzione dell’ex brigadiere dei Carabinieri che mercoledì ha ritrovato i resti. “È probabile - si legge - che il bambino abbia vagato tra i boschi fino al momento in cui è incorso in un incontro funesto (forse un suino nero dei nebrodi; in zona ve ne sono molteplici sia da allevamento che allo stato brado). Quanto sopra deve essere vagliato, in modo accurato, e supportato da evidenze tali da rendere impossibile ogni alternativa possibile. Un lavoro - conclude Claudio Mondello - che impone pazienza, rispetto e silenzio”.

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I dubbi del padre

Dopo i dubbi espressi nei giorni scorsi in merito alle ricerche, Daniele Mondello, padre di Gioele, ha pubblicato su Facebook un video nel quale si vede un cameraman che sta riprendendo il cammino di un militare impegnato nelle campagne di Caronia, forse per realizzare un 'video di copertura' per servizi di un telegiornale o di una trasmissione televisiva. “Non so cosa pensare. Lo stavano cercando così mio figlio?”, scrive l’uomo, che poi ribadisce: “Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo". Ieri, l'uomo ha riconosciuto le scarpette blu ritrovate mercoledì vicino ai resti. Scarpette che aveva regalato a Gioele insieme alla moglie.

La cognata di Viviana: "Lo scorso mese aveva ingerito 5-6 pillole"

"I primi giorni dello scorso mese di giugno Viviana ha chiamato Daniele dicendo che si sentiva male perché aveva appena ingerito 5-6 pillole. Suo marito l'ha subito accompagnata al Policlinico di Messina dove le è stata fatta una flebo. La volevano ricoverare ma poi lei ha firmato per essere dimessa. Non sappiamo se è stato un tentativo di suicidio". Lo afferma Mariella Mondello, sorella di Daniele e cognata di Viviana Parisi. 

Il legale: "Viviana non ha tentato il suicidio"

"Viviana non ha tentato il suicidio a giugno, ma ha soltanto ripreso dei medicinali che le avevano dato a marzo all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, forse però ha esagerato con un sovradosaggio. Spero che nessuno voglia speculare anche su questo". Lo ha affermato l'avvocato Pietro Venuti legale della famiglia Mondello.
Ha poi aggiunto: "Verranno fatti oggi degli esami alla scientifica di Palermo sui vestiti di Viviana Parisi e domani mattina verrà effettuato un sopralluogo sui posti dove sono stati ritrovati il corpo della donna e quelli si sospetta fortemente siano i resti di Gioele. Sono accertamenti tecnici per verificare alcune dinamiche e che spero ci dicano qualcosa in più su quanto è successo a Caronia".

"Indiscrezioni pesanti, silenzio e rispetto per dolore famiglie"

"Al di là di dubbi ed osservazioni, vogliamo denunciare l'amarezza per le pesanti indiscrezioni che stanno emergendo circa la vita privata e lo stato di salute di Viviana, che purtroppo non può più difendersi". Lo affermano gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza: "La donna stava sicuramente vivendo un periodo di reale affaticamento ma non è emerso allo stato alcun elemento, neanche indiretto o latente, che possa far presupporre l'intenzione della stessa di uccidere suo figlio. Questa ipotesi dell'omicidio-suicidio appare forzata ovvero il 'commodus discessus', la facile via d' uscita, in considerazione del fatto che sembra assai improbabile che Viviana avrebbe percorso oltre 100 km per lanciarsi poi da un traliccio della corrente (che non costituiva sicuramente la meta del suo viaggio) o avendo a disposizione il terrazzo di casa e senza sottovalutare neanche il fatto che, la mattina prima di uscire, aveva messo in preparazione il sugo per il pranzo con marito e figlio. In certe circostanze, in assenza tra l' altro di una indispensabile quanto completa, valida e professionale relazione psico/ socio/ familare e di risultati qualificati di natura medico legale sarebbe preferibile da parte di tutti, il silenzio e il rispetto per due morti così dolorose e per le loro famiglie". 

Un conoscente: “Viviana legata a Gioele, anche troppo”

”Erano una bella coppia lì vedevo spesso passare accanto al mio showroom. Negli ultimi giorni ho visto che Viviana Parisi era con lo sguardo spento e non sorrideva. Lei era molto attaccata al figlio, forse troppo. Prima dell'emergenza Covid-19 lo aveva ritirato dall'asilo". Sono le parole di un commerciante di Venetico, che conosceva Viviana Parisi e il marito. Due giorni fa c'era anche lui nelle campagne di Caronia a cercare Gioele. "Ho partecipato con mia moglie - ha affermato - perché mi sono immedesimato nel dolore del padre”, ha detto.

Veglia di preghiera stasera per Viviana e Gioele 

Una veglia di preghiera si terrà questa sera, a partire dalle 21, a Venetico, il piccolo paese del Messinese, dove vivevano Viviana Parisi e il figlio Gioele. A organizzarla è la parrocchia di Santa Maria del Carmelo di Venetico Marina, guidata dal parroco don Cleto D'Agostino con il sindaco del comune Francesco Rizzo e tutta l'amministrazione comunale. La partecipazione, si sottolinea, è estesa a tutti coloro che vogliono esprimere "la propria vicinanza alla famiglia" di Viviana e Gioele". 

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