Caso Viviana Parisi, pm: "Dopo l'incidente era impaurita". Proseguono ricerche di Gioele

Sicilia

"Chiaramente, da come ci è stata descritta, emerge la fragilità della donna in quel momento", spiega il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, titolare dell'inchiesta. Nel frattempo proseguono per il quindicesimo giorno consecutivo le ricerche di Gioele

"Dopo l'incidente era impaurita e spaventata". Lo sostiene il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, riferendosi alla dj Viviana Parisi, trovata morta l'8 agosto nei boschi di Caronia. La ricostruzione emerge dal racconto dei turisti che hanno visto la donna viva a Caronia dopo l'incidente stradale sull'autostrada Palermo-Messina. Nel frattempo continuano per il quindicesimo giorno consecuitivo le ricerche del piccolo Gioele, il figlio di quattro anni della dj. Per trovarlo è stato deciso nel vertice in prefettura di aggiungere dieci squadre dell'esercito (L'APPELLO DEL PADRE).

Il procuratore: "Indagini proseguono in tutte le direzioni

"Da quello che ci è stato riferito dai turisti che hanno visto Viviana Parisi viva a Caronia dopo l'incidente stradale sull'autostrada Palermo-Messina, la signora era agitata e impaurita - ha spiegato Cavallo, titolare dell'inchiesta contro ignoti per omicidio colposo e sequestro di persone -. Proseguono le indagini in tutte le direzioni - ha aggiunto il magistrato - al momento non ci sentiamo di escludere nulla. Chiaramente, da come ci è stata descritta, emerge la fragilità della donna in quel momento".

Continuano le ricerche del piccolo Gioele

Proseguono intanto nel Messinese le ricerche di Gioele. Anche oggi circa 70 persone, tra Vigili del fuoco, Protezione civile, Forestale, Polizia, Guardia di finanza e militari del Nucleo cacciatori dei Carabinieri e cani specializzati, stanno 'battendo' la fitta boscaglia della zona dove è stato trovato il corpo della donna controllando anche pozzi, fontane abbeveratoi e casolari. Anche i familiari di Gioele proseguono la loro ispezione dei boschi di Caronia aiutati da amici. Ieri i genitori di Viviana hanno chiesto al procuratore di Patti di potere effettuare ricerche in modo autonomo. Da domattina anche l'esercito, con uomini e mezzi della Brigata Aosta, parteciperà alle ricerche. Un nucleo ricognizione e tre squadre da 10 persone del 24esimo reggimento Peloritani di Messina si inseriranno nel dispositivo di ricerca della Protezione Civile, coordinato dai Vigili del Fuoco. Le ricerche dei militari dell'esercito proseguirà a tempo indeterminato. Nel pomeriggio si è svolto un incontro in Prefettura per fare il punto delle operazioni. "Se sarà necessario chiederemo l'ausilio dell'esercito", ha detto il prefetto del capoluogo siciliano, Maria Carmela Librizzi, rispondendo alle domande del programma Chi l'ha visto su Rai3. "Le attività di ricerca - ha assicurato - procederanno anche nei prossimi giorni, e a breve ci sarà un incontro con il procuratore della Repubblica e le forze dell'ordine che stanno operando sul posto".

L'appello del padre: "Ritrovo mercoledì per chi vuole partecipare alle operazioni"

Oggi, sul proprio profilo Facebook, il padre del piccolo, Daniele Mondello, ha lanciato un appello: "Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio - ha scritto - a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il centro di coordinamento sulla SS113 al distributore di benzina IP di Caronia. Saremo lì intorno alle 7.30".

In arrivo dieci squadre dell'esercito

"Le ricerche proseguono e dobbiamo continuare a cercare Gioele - ha affermato il procuratore Cavallo -. In seguito alla riunione qui in Prefettura, convocata dal prefetto, abbiamo anche altre dieci squadre dell'esercito che si uniranno alla 'battuta' e questo è un dato positivo. Abbiamo un terreno sterminato dove cercare - ha aggiunto il magistrato - un terreno che è difficile da percorrere e dove è difficile fare delle ricerche. Più personale abbiamo, più cani abbiamo, più è facile si arrivi ad un risultato".

In corso analisi delle celle telefoniche

La Procura di Patti sta facendo eseguire "delle analisi dei tabulati delle celle telefoniche di Caronia e delle zone limitrofe per individuare le persone presenti sul posto il 3 agosto, per capire chi fosse lì in quel momento", afferma Cavallo. "Sono indagini obbligatorie e di routine, aspettiamo i risultati, ci vuole qualche giorno".

Il medico legale: "Strangolamento? Emerse solo fratture"

"Non ho parlato di strangolamento di Viviana Parisi", ma "soltanto di fratture", perché "le condizioni del cadavere non permettono di esprimersi in tal senso". Lo ha detto Elvira Ventura Spagnolo, uno dei medici legali nominati come periti dalla Procura di Patti e che hanno eseguito l'autopsia sul corpo della dj.

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