Coronavirus, Università di Palermo: lezioni posticipate al 9 marzo
SiciliaL’ateneo sta valutando la possibilità dell’attività didattica a distanza. Lo rende noto il rettorato, dopo il caso positivo registrato oggi. Sospesi anche viaggi d’istruzione, tirocini fuori dalla regione, manifestazioni e iniziative. Chiuse tre giorni tutte le scuole
L'inizio delle lezioni all'Università di Palermo, previste per il 2 marzo, è stato posticipato al 9 marzo anche nelle sedi decentrate: lo rende noto il rettorato, dopo il caso positivo al coronavirus registrato oggi nella città siciliana (LA DIRETTA - GLI AGGIORNAMENTI - LE TAPPE DEL CONTAGIO - I NUMERI VERDI). L'ateneo sta valutando la possibilità di esercitare l'attività didattica a distanza.
Gli altri provvedimenti
Sono stati sospesi anche i viaggi di istruzione, i tirocini fuori dal territorio regionale, le manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura: convegni, eventi, seminari, Open day, Erasmus day e altri ancora. Circa lo svolgimento di esami di profitto, "pur garantendo il rispetto della pubblicità delle sedute, occorrerà adottare ogni misura idonea a limitare il numero dei soggetti presenti. Si sconsiglia l'espletamento di esami in forma scritta". Agli esami di laurea avranno accesso esclusivamente i laureandi, previa esibizione di un documento di riconoscimento. Non sono consentiti festeggiamenti di alcun tipo nei plessi universitari. Prosegue regolarmente, invece, l'attività svolta dagli specialisti in formazione delle discipline di area medico-sanitaria.
Scuole chiuse per tre giorni
A Palermo le scuole chiudono per tre giorni, per consentire "pulizie straordinarie" in attesa che le autorità regionali e nazionali "assumano le competenti decisioni in merito alla eventuale chiusura delle scuole quale misura precauzionale contro la diffusione del nuovo Coronavirus". Lo ha deciso il sindaco Leoluca Orlando, che ha dato incarico alla Reset (che cura la pulizia delle scuole comunali) di predisporre quanto necessario per interventi straordinari di pulizia nei prossimi tre giorni. Il provvedimento, che inizialmente riguardava solo le scuole comunali, è stato poi ampliato a quelle di ogni ordine e grado del capoluogo e a tutti i licei all'interno di Città Metropolitana. La decisione è stata mutuata dalla protezione civile, che ha competenza sui licei dell'area dell'ex Provincia.