Uccisa dall’amante a Palermo, l’autopsia conferma: vittima era incinta

Sicilia

Ieri il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti del 51enne reo confesso, un imprenditore sposato che da circa un’anno aveva una relazione con la donna 

Ana Maria Di Piazza, la donna di trent’anni uccisa nelle campagne tra Balestrate e Partinico, nel Palermitano, dall’uomo 51enne con cui aveva una relazione, era incinta (VIOLENZA SULLE DONNE: I DATI). L’autopsia ha confermato quanto la stessa vittima aveva gridato al suo aggressore dopo che lui le aveva inferto la prima coltellata: "Ma che fai, aspettiamo un bambino, io ti amo", sono le parole della donna riprese dalle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza. La donna era alla fine del terzo mese di gravidanza e aspettava un maschio. Aveva un altro figlio, di 11 anni, nato da una relazione precedente.

L'aggressore resta in carcere

Ieri il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti del 51enne, imprenditore sposato, che da circa un’anno aveva una relazione con la vittima. L’uomo ha confessato i particolari del delitto. Secondo i primi rilievi medico legali, il 51enne avrebbe prima colpito la donna più volte con un bastone alla testa, e poi le avrebbe tagliato la gola con un coltello.  

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