Omicidio Loris, accusò ingiustamente il suocero: Veronica Panarello rinviata a giudizio

Sicilia
Veronica Panarello (ANSA)

L'accusa è di calunnia: la donna affermò che a uccidere il figlio di 8 anni era stato il nonno, per mettere a tacere il nipote su una presunta relazione tra lui e la nuora. Per l'infanticidio la donna è stata condannata a 30 anni di reclusione

Veronica Panarello, che il 29 novembre 2014 strangolò il figlio Loris, 8 anni, a Santa Croce Camerina (Ragusa), sarà processata per calunnia nei confronti del suocero Andrea Stival, accusato dalla donna di avere ucciso il nipote per impedire al bimbo di rivelare al padre la sua presunta relazione con la nuora. Per quell'accusa Andrea Stival era stato indagato, come atto dovuto, ma la sua posizione era stata successivamente archiviata. 

La prima udienza a novembre

Il rinvio a giudizio per calunnia della donna, condannata a 30 anni di reclusione per l'infanticidio del figlio anche in secondo grado, è stato disposto dal Gip di Ragusa Ivano Infarinato, che ha fissato la prima udienza per il 26 novembre, davanti al Tribunale monocratico presieduto dal giudice Manenti. Andrea Stival si è costituito parte civile con l'avvocato Francesco Biazzo. 

Il ricorso per la condanna a 30 anni

Panarello, che continua a proclamarsi innocente, è assistita dall'avvocato Pia Gardinelli, dello studio di Francesco Villardita, penalista che sta curando il ricorso in Cassazione contro la condanna della Corte d'Assise d'appello di Catania. La sentenza della Suprema Corte è attesa per il prossimo 21 novembre.

La madre: "Non vedo da agosto il mio secondogenito"

"Voglio avere notizie e foto del mio bambino: è dallo scorso agosto che non ne ricevo più. È mio figlio e mi manca da morire", ha detto Panarello al suo legale in aula riguardo al suo secondogenito. L'avvocato Villardita l'ha vista ieri, lunedì 27 maggio, nel carcere di Catania, dove è attualmente reclusa in attesa di essere ritrasferita a Torino, e l'ha trovata "determinata nel difendere se stessa", sempre "più forte nel dirsi innocente" e che "pensa continuamente a Loris e a suo fratello più piccolo". Su quest'ultimo, afferma Veronica Panarello, non ha "più alcuna notizia dallo scorso mese di agosto" nonostante quanto disposto dai giudici in fase di separazione con il marito. Secondo la donna, notizie e foto le sono inviate, ma senza la frequenza prevista durante l'udienza di separazione".

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