Primo maggio a Napoli, Manfredi: “Riflettiamo su disoccupazione e salari”

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"Napoli ha accolto tanti profughi ucraini, donne, bambini. Abbiamo una comunità grandissima nella città metropolitana”, ha detto il console generale dell'Ucraina a Napoli, Maksym Kovalenko, intervenuto alla manifestazione

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Cgil Cisl Uil della Campania hanno celebrato il primo maggio con un comizio in Largo Donnaregina, a Napoli, al quale hanno partecipato anche il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e il console generale dell'Ucraina a Napoli, Maksym Kovalenko. (LA FESTA NEL MONDO: FOTO)

Manfredi: “Riflettiamo su disoccupazione e salari”

"Il Primo Maggio è un momento anche di riflessione sui dati che emergono delle grandi difficoltà del lavoro, sul tasso di disoccupazione molto alto, sul tema dei salari, erosi dall'inflazione, con impatto enorme sul potere d'acquisto”, ha detto il sindaco. "I dati - ha proseguito Manfredi - ci sottolineano la necessità di fare un grande intervento sul lavoro, per garantire più lavoro ma anche salari più adeguati e, più dignitosi a tutti".

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Il console: “Napoli ha accolto tanti profughi ucraini"

"Napoli ha accolto tanti profughi ucraini, donne, bambini - ha detto il console ucraino - abbiamo una comunità grandissima a Napoli e nella città metropolitana. Solo a Napoli ci sono più di 25 mila ucraini regolari e 12mila nell'area metropolitana, ma in realtà sono di più. Insieme a tutte le autorità italiane, anche grazie al sindaco Manfredi, stiamo provvedendo all'accoglienza e all'assistenza per i cittadini ucraini."

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“Al lavoro per la pace”

"Lo slogan che abbiamo scelto 'Al lavoro per la pace - ha detto il segretario regionale della Uil , Giovanni Sgambati - richiama esattamente le nostre origini: tutelare la pace in questo momento vuol dire tutelare il lavoro. Noi siamo contrari a questa guerra. Dobbiamo esserlo anche per le ragioni economiche. Per difendere chi sta indietro, non c'è altro modo che sostenere le ragioni della pace.

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Ricci: “Vogliamo un paese dove il lavoro sia la priorità”

"Il popolo ucraino sta già pagando un prezzo elevato con morti, distruzione di paesi e di città, profughi e gli altri cittadini, quelli dell'Europa e dell'Italia ne vedono gli effetti con l'aumento dell'inflazione, l'aumento dei prezzi, la riduzione delle materie prime e con condizioni di vita e di lavoro peggiorate", ha invece detto il segretario della Cgil di Napoli e Campania, Nicola Ricci. "Vogliamo un Paese - ha detto Ricci - dove il lavoro, in una città come Napoli, che è stato relegato all'ultimo posto delle priorità politiche, ridotto molte volte a merce di scambio con le multinazionali, sia la priorità delle priorità. I diritti non sono privilegi, le tutele non sono ostacoli al cambiamento, le risorse non sono faccende occulte, i fondi europei e ordinari non saranno un'altra occasione persa per il Mezzogiorno". "Con le risorse dal fondo del PNRR destinate a Napoli - ha aggiunto il segretario della Cgil campana - si corre il rischio di essere inquinati da una fitta rete d'intrecci e di loschi interessi che non guardano al riscatto della città, alla riduzione delle diseguaglianze, alla vivibilità, alla creazione del lavoro e al rafforzamento delle attività ancora presenti ma all'arricchimento e al regresso. Diciamo No a una rete fatta di appalti al ribasso, di sfruttamento di lavoratori, di contratti non rispettati, di un'economia parallela solo figlia d'illegalità, soprusi, sopraffazione".

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Comberiti: “Napoli vuole crescere tanto e vuole crescere bene"

"Usciamo da questo doppio tunnel, prima la pandemia, dopo la guerra - ha detto, a margine della manifestazione Melicia Comberiti , della segreteria Cisl di Napoli - Dobbiamo essere concentrati per costruire nuove politiche e soprattutto per infrastrutturare interventi seri per un lavoro sano, un lavoro non precario, un lavoro stabile per ridare dignità a Napoli". "Basta con l'assistenza. È vero - ha aggiunto Comberiati - che ci sono le risorse del PNRR e tutti gli altri finanziamenti europei ma dobbiamo garantire che vengano spesi bene. Basta con la favola della decrescita felice, per cui un paese cresce meglio se cresce poco. Napoli vuole crescere tanto e vuole crescere bene". "Cgil Cisl e Uil - ha concluso Comberiati - sono qui per offrire la loro disponibilità per un grande patto sociale. Bene ha detto don Mimmo Battaglia, una grande rete, tutti gli attori insieme per servire Napoli e per rendere Napoli un paese dignitoso e felice".

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