Bimbo annegato a Torre del Greco, sindaco: "Tragedia per la comunità"

Campania

Il corpo del piccolo è stato rinvenuto privo di vita nel mare antistante località La Scala. La madre è accusata dell'omicidio volontario del figlio

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"La morte di un bambino così piccolo, per giunta maturata in maniera tanto terribile, è una tragedia immane". Lo sostiene Giovanni Palomba, sindaco di Torre del Greco, in provincia di Napoli, Comune dove il 2 gennaio un bambino di due anni e mezzo è stato trovato morto nel mare antistante località La Scala. La madre del piccolo, Adalgisa Gamba, è stata arrestata ed è accusata dell'omicidio volontario del figlio.

Sindaco: "Comunità sotto choc"

La segreteria del sindaco è al lavoro per capire quando ci saranno i funerali e quale potrà essere nella circostanza la forma di partecipazione del Comune: "Di certo predisporremo un manifesto - ha affermato il primo cittadino -, per il resto mi pare ancora troppo prematuro, visto anche il momento di choc che ancora vive tutta la comunità. Mi parlano di persone perbene, di buona famiglia. Una tragedia che sembrerebbe tutt'altro che annunciata: mai da quel nucleo era infatti arrivata alcune richiesta di sostegno, nessuna avvisaglia di malessere che fosse giunta al nostro servizio di politiche sociali - ha aggiunto -. Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine, che sicuramente faranno piena luce su una storia tanto triste quanto sconvolgente".

Madre in carcere

La madre del bambino ha trascorso la prima notte in carcere nel penitenziario femminile di Pozzuoli. È in attesa della data dell'interrogatorio di garanzia. La 40enne, durante la deposizione ai carabinieri della compagnia di Torre del Greco, ha già in parte ammesso le proprie responsabilità, tanto da fare dire al procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, che "il gesto sarebbe riconducibile al fatto che la donna credesse che il figlio fosse affetto da problemi di ritardo mentale, nonostante non vi fosse alcuna conferma in tal senso dal punto di vista sanitario". Resta sequestrata la salma del piccolo, recuperata domenica sera in mare da alcuni giovani, intervenuti in soccorso della donna dopo avere udito le urla provenire da una scogliera posta a protezione dell'ultima parte di via Calastro. Per ora la Procura oplontina (il pm incaricato è Andreana Ambrosino) non ha ancora affidato l'incarico al medico legale per lo svolgimento dell'esame autoptico. La decisione potrebbe arrivare già nella giornata di domani.

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