Napoli, con "Fuga dal Museo" le sculture del MANN prendono vita

Campania
Fotomontaggio con Afrodite di Capua

Visitabile fino al 24 febbraio, la mostra raccoglie 40 fotomontaggi, realizzati da Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla, nei quali le opere del museo vengono raffigurate in un’immaginaria quotidianità nei luoghi più famosi e caratteristici della città partenopea 

Quale sarebbe la vita quotidiana delle sculture fuori dal Museo Archeologico di Napoli? A questa domanda hanno cercato di dare una risposta Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla, autori della mostra “Fuga dal museo”, aperta al pubblico lunedì 2 dicembre e visitabile fino al 24 febbraio 2020 presso la Sala del Toro Farnese del MANN. Quaranta fotomontaggi, che raffigurano le principali opere del museo nei luoghi più famosi e caratteristici della città partenopea. Castel dell’Ovo, il lungomare, Piazza del Plebiscito, il Petraio, i vicoli del centro storico, ma anche le pensiline dei bus e i vagoni della metropolitana fanno così da sfondo a un nuovo cortocircuito temporale e visivo. 
Dopo il successo dell’esposizione “Fantasmi a Pompei”, in cui le figure dei mosaici e degli affreschi del MANN erano trasposte, sempre grazie al fotomontaggio, negli scavi dell’antica città vesuviana, il nuovo percorso creativo seguito da Assisi e Cipolla sarà un vero e proprio atto d’amore per la città di Napoli: si potrà incontrare la scultura dell’Afrodite accovacciata in vico Lungo Gelso, oppure ammirare la potenza dinamica del Toro Farnese in armonico dialogo con un cielo burrascoso, scontrarsi con il Doriforo nella stazione della linea 1 al Museo.
“Il nostro progetto nasce dalla volontà di dare vita alle statue del MANN, rendendole vere creature che interagiscono con la realtà. Le sculture divengono persone, che si aggirano per le città, desiderose di scoprirne i misteri, le bellezze e le paure”, spiegano due autori.
Immagine simbolo della mostra è l’ Afrodite di Capua, che grazie alla creatività di Assisi e Cipolla si affaccia sul terrazzo per stendere i panni, portando l'armonia e la leggerezza del gesto nella dimensione quotidiana di un’usuale mattina del terzo millennio.
Non mancheranno, infine, le sculture di Canova attualmente esposte al MANN: la Danzatrice con le mani sui fianchi troverà in vico san Domenico un nuovo spazio per una sua esibizione, mentre Amore e Pische Stanti si abbracceranno teneramente nel Real Orto Botanico. 

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