Mafia a Napoli, sequestro di beni per un milione di euro a esponente del clan Fabbrocino

Campania
Immagine di archivio (ANSA)

Il provvedimento nei confronti dell’uomo, già condannato per associazione camorristica e arrestato nel 2013, ha riguardato tre terreni, tre unità immobiliari, nove rapporti finanziari e numerose polizze vita. L’intervento è avvenuto nell’ambito dell’operazione "Fulcro" 

La DIA di Napoli, in esecuzione di un decreto della sezione misure di prevenzione del tribunale cittadino emesso dalla procura, ha eseguito un sequestro di beni per un milione di euro nei confronti di F.M., esponente di spicco del clan Fabbrocino. Il provvedimento ha riguardato tre unità immobiliari, tre terreni, nove rapporti finanziari e numerose polizze vita. F.M. era già stato condannato per associazione camorristica e arrestato nel 2013, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nello stesso contesto giudiziario, vennero catturati diversi elementi di primo piano della medesima cosca, capeggiata da Mario Fabbrocino, egemone nella zona vesuviana.

Le indagini

L'indagine, denominata "Fulcro", ha dimostrato come il clan Bifulco-Fabbrocino riuscisse ad esercitare il predominio sul territorio, attraverso l'estorsione di imprenditori e commercianti, nonché il controllo degli appalti pubblici e la turbativa delle aste, per l'acquisizione a prezzi di favore di beni di ingente valore economico. I profitti illeciti venivano poi reimpiegati nel settore dell'abbigliamento e del commercio di alimenti, con una grande capacità di infiltrazione non solo in Campania, ma anche nei territori della Calabria, del Lazio, dell'Abruzzo, dell'Umbria, dell'Emilia Romagna, delle Marche e della Lombardia.

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